A Modena con Ad perpetuam rei memoriam Eron evoca il farsi della storia

Ad perpetuam rei memoriam è il titolo dell’opera “wall painting” che l’artista Eron, pioniere dell’arte urbana e del writing in Italia,  ha realizzato durante i tre giorni del festival filosofia di Modena per una parete di Palazzo Santa Chiara in occasione dei 2200 anni dalla fondazione (183 a.C.) di MutinaL’iniziativa è curata da Fondazione de Mitri, Cristina Stefani e Cristiana Zanasi dei Musei Civici di Modena, in collaborazione con Associazione Circuito Cinema, sponsor tecnico Manitou. L’opera è stata conclusa il 20 settembre e resterà visibile permanentemente. Richiamando i monumenti restituiti dal sottosuolo della città romana, Eron sviluppa una riflessione profonda sulla storia dell’edificio, in parte distrutto dai bombardamenti del 18 aprile 1945. L’intervento nasce sulla “ferita” più evidente, una parete dimezzata, dove emerge un “semi tempio della pace”, così lo definisce l’artista, costituito da un codice di segni contemporanei in cui spicca la metà di una grande colomba, simbolo di una pace non ancora raggiunta. A distanza di 34 anni, l’intervento artistico coincide dunque con quanto distinse il restauro dell’edificio: non la ricostruzione delle parti distrutte dal bombardamento, ma il recupero delle stesse lasciando visibili i segni delle distruzioni belliche. Realizzato dal Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna, il progetto di ripristino è stato condotto da Pier Luigi Cervellati, Ezio Righi e Guido Lenzi.


“Commissionare a un importante artista contemporaneo” – commenta Pietro Rivasi nel testo critico che accompagna l’evento – “la realizzazione di un’opera che evochi un evento di 2200 anni fa è una sfida interessante, perché, mettendo in relazione tempi e sensibilità estremamente distanti, si creano i presupposti per fondere dei contrasti”. L’abbinamento armonico di elementi anche antitetici è uno dei punti forti dell’artista riminese, capace di soluzioni straordinarie per far sposare in modo poetico un linguaggio contemporaneo come il writing, con luoghi ed oggetti ricchi di storia e suggestioni. È propria dell’artista una tecnica che sfrutta e valorizza le caratteristiche della vernice spray, interagendo con le caratteristiche delle superfici, come muffe, ruggini, scrostature, crepe, per creare dipinti di straordinaria leggerezza e poesia. L’evento si inserisce all’interno del programma “Mutina Splendidissima” (www.mutinasplendidissima.it) che a sua volta fa parte del più ampio progetto “2200 anni lungo la Via Emilia”, promosso dai Comuni di Modena, Parma e Reggio Emilia, dalle Soprintendenze Archeologia di Bologna e Parma, dal Segretariato Regionale Beni, Attività culturali e Turismo, e dalla Regione Emilia-Romagna (www.2200anniemilia.it).