A Roma si conclude il progetto La vita dentro lo Schermo – Il Cinema tra Tempo e Vivente

Un viaggio cinematografico nel rapporto complesso tra vivere, filmare e narrare: è quello che propone il Centro Studi Cinematografici con il progetto La vita dentro lo Schermo – Il Cinema tra Tempo e Vivente, curato da Massimo Causo e Elio Girlanda, in programma a Roma dal 5 al 15 dicembre, presso la Scuola di Cinema “Sentieri Selvaggi”. La manifestazione, che si articola in una serie di proiezioni, incontri con autori e studiosi e una tavola rotonda conclusiva, è il secondo step di un progetto biennale (avviato nel 2015 a Bari) col quale il Centro Studi Cinematografici propone una riflessione sul rapporto tra vita e cinema nell’ottica di una narrazione che coinvolga le esperienze esistenziali, i vissuti emotivi e le dinamiche relazionali che da sempre si innescano tra gli Autori, gli Attori e i Personaggi. Nella linea che va dal rapporto Truffaut/Leaud/Doinel all’esperimento proposto da Richard Linklater con Boyhood, passando per le tante esperienze di narrazione e documentazione che si spingono nel tempo dei decenni, il progetto racconta quel cinema che, fin dalle origini e dalla pratica teorica di Dziga Vertov (“La vita colta sul fatto”), ha sempre ricercato, oltre i generi e i linguaggi, l’abbraccio dichiarato, simbiotico, intimo, esistenziale, praticamente organico, con la “vita” dei personaggi e degli attori che li interpretano, con i loro tempi reali, naturali, biologici, di crescita, di sviluppo e trasformazione.

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Il programma di La Vita dentro lo Schermo 2016 sarà aperto dai due incontri su Vite e Cinema: storie di Registi, Attori e Personaggi tenuti da due critici: lunedì 5 dicembre, alle ore 20.30, Grazia Paganelli, tra i massimi esperti del cinema herzoghiano, terrà una conversazione su Werner, Klaus & Bruno: vite e cinema di Herzog, in cui verrà esplorato l’intreccio esistenziale e artistico che ha legato il regista tedesco a due attori per lui fondamentali come Klaus Kinski e Bruno Schleinstein. Martedì 6, sempre alle ore 20.30, il critico e programmatore Giuseppe Gariazzo interverrà invece su Leos & Denis: vite e cinema di Carax, raccontando il profilo artistico della fondamentale relazione tra Leos Carax e il suo attore feticcio Denis Lavant. La seconda parte della manifestazione prevede poi Figure in transito: tra Cinema e Vita, in cui due autori racconteranno le dinamiche di relazione con i personaggi e gli interpreti dei loro film. Martedì 13 Michele Vannucci illustrerà il percorso tra vita reale e finzione cinematografica elaborato con Mirko Frezza, il protagonista di Il più grande sogno, presentato nel Concorso Orizzonti alla Mostra del Cinema di Venezia e in uscita in sala in questi giorni. Nel corso della serata verranno proiettati dei materiali tratti da questo film e anche Una storia normale, il cortometraggio del 2015 da cui è poi 535656461scaturito Il più grande sogno. Mercoledì 14, invece, sempre alle 20.30, sarà Pietro Marcello introdurrà la proiezione di Bella e perduta raccontando la genesi di un’opera in cui il tempo della vita e quello della narrazione filmica si intrecciano in maniera profonda, a partire dalla figura di Tommaso Cestrone, dalla cui esperienza esistenziale il film ha preso origine. Il progetto si concluderà infine il 15 dicembre alle 18.00 con la tavola rotonda sul tema La Vita dentro lo Schermo, alla quale prenderanno parte critici e studiosi  (Enrico Ghezzi, Roberto Silvestri, Gianluca Arcopinto, Simone Emiliani, Adriano D’Aloia, Elio Girlanda) chiamati ad approfondire vari aspetti del rapporto simbiotico tra Tempo e Vivente nella storia del Cinema.