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Il tempo sospeso di Steve McCurry e la magia del viaggio

Con Il tempo sospeso (Contrasto,  pag.156, euro 39,90) Steve McCurry costruisce una raccolta fotografica di una settantina di immagini che sono la sintesi di anni di di viaggi intensi e coinvolgenti. Trent’anni di percorsi, tra l’Africa e l’Asia in particolare, trent’anni di lavori ormai famosi e riconoscibili. Le fotografie di questo volume seguono il filo rosso della quotidianità e delle usanze di uomini e donne di tutto il mondo, offrendo al pubblico una particolarissima selezione di immagini. I colori accesi, i primissimi piani, i paesaggi pieni di sfumature e le culture lontane, tutte le peculiarità che ormai contraddistinguono lo stile di Steve McCurry sono riproposte negli scatti de Il tempo sospeso.Sono le immagini dei pastori, dei commercianti, dei bambini a scuola, degli infiniti deserti africani e i meravigliosi tramonti indiani: sono le immagini che McCurry ha accumulato nella sua lunga esperienza fotogiornalistica, svolta in lungo e in largo sul nostro pianeta. Nel libro non troviamo alcun grande evento, ma solo quella normalità – a volte tragica, a volte preziosa – che ci porta in una dimensione temporale ferma, sospesa appunto. La bellezza e l’incanto del paesaggio africano, i toni cromatici e la luce della Cambogia, insieme alla purezza degli occhi di un bambino afgano disegnano la mappa di un pianeta, il nostro, immenso, di cui abbiamo estremamente bisogno di sentirci parte. Le immagini del fotografo ci permettono di conoscere e apprezzare l’eterogeneità del nostro mondo, inquadrando gli uomini della terra che da un paese all’altro svolgono le proprie attività quotidiane, in un caleidoscopio di colori e suggestioni. In apertura Giocatore di carte, Agra, India 1999 © Steve McCurry/Magnum Photos/Contrasto.

Pastore con le sue capre, Hajiah, Yemen, 1999 © Steve McCurry/Magnum Photos/Contrasto

La mia vita è plasmata dal bisogno insopprimibile di viaggiare e osservare, e la macchina fotografica è il mio passaporto.