A Pordenone per Dedica c’è Yasmina Khadra

imgresLo scrittore algerino di lingua francese Yasmina Khadra è il protagonista della ventiduesima edizione di Dedica, che si terrà a Pordenone dal 5 al 12 marzo 2016.  Dedica è una rassegna monografica curata dall’Associazione Thesis – e definita da Claudio Magris “la più bella, la più autentica, la più intelligente e creativa iniziativa e istituzione fra quelle riservate in Italia alla letteratura senza confini di alcun genere” Un protagonista del panorama letterario internazionale che, grazie al suo talento narrativo, allo sguardo acuto sulla contemporaneità e al linguaggio straordinariamente ricco e evocativo, ha conquistato l’apprezzamento sia del pubblico più vasto sia di quello più esigente. Le sue opere, in gran parte tradotte in 42 Paesi, hanno venduto nel mondo oltre 40 milioni di copie. Da alcune di esse sono stati tratti film, adattamenti teatrali e coreografici, graphic novel.

 

 

51vR0HbpSiL._SX358_BO1,204,203,200_Gli appuntamenti del Festival, costruiti attorno all’opera dell’autore, condurranno il pubblico in un viaggio nel suo mondo, spaziando tra libri, conferenze, teatro, cinema, musica. Un percorso di conoscenza e approfondimento al quale parteciperanno, insieme al protagonista, personaggi di spessore internazionale.Yasmina Khadra è lo pseudonimo con cui, sin dagli anni ’90, è noto Mohamed Moulessehoul, che, all’epoca ufficiale effettivo dell’armata algerina, per aggirare la censura ha dovuto pubblicare sotto falso nome e ha scelto di adottare quello della moglie. Ha rivelato la sua vera identità solo nel 2001, quando, già dimessosi dall’esercito, ha lasciato l’Algeria per stabilirsi in Francia. Dopo essere uscito allo scoperto ha tuttavia continuato a firmarsi come Yasmina Khadra: un segno di riconoscenza verso la moglie che lo ha sempre sostenuto in momenti difficili, ma anche un omaggio verso le donne arabe, vittime di una società oppressiva. Khadra si è fatto conoscere ed apprezzare dapprima come autore di noir di ambientazione algerina, in cui mette a fuoco i problemi di un Paese devastato dalla corruzione e dall’avidità della classe politica. Il suo successo è poi cresciuto con opere molto differenti per genere: libri di memoria autobiografica, pamphlet, racconti psicol41KThkrqvRL._BO1,204,203,200_ogici, romanzi che hanno come sfondo l’Algeria e la sua storia, altri che fanno riferimento alla realtà dei luoghi più tormentati del pianeta. La fama internazionale gli viene proprio da questi ultimi, in particolare dalla trilogia composta da Le rondini di Kabul, L’attentatrice e Le sirene di Bagdad. Qui, andando al cuore dei più aspri conflitti del nostro tempo, Khadra coglie lucidamente i fattori che hanno favorito l’affermarsi del fondamentalismo islamico e racconta come l’umiliazione e la violenza generino inevitabilmente altra violenza.