A Modena 605 prepared dc-motors, cardboard boxes, prima mostra italiana di Zimoun

Si apre il  22 ottobre nell’ambito di NODE festival (manifestazione che da 8 anni si dedica all’incontro delle arti visive con la musica, le arti performative, il cinema e le nuove tecnologie), 605 prepared dc-motors, cardboard boxes, prima mostra personale in un museo italiano dell’artista svizzero Zimoun, noto per le sue opere che uniscono sound art e architettura degli spazi. La mostra, a cura di Filippo Aldovini, rimarrà aperta fino al 5 marzo ed è organizzata e prodotta da Galleria civica di Modena e Fondazione Cassa di Risparmio di Modena in collaborazione con Associazione Lemniscata e fuse*. L’esposizione coinvolge le cinque sale della Palazzina dei Giardini di Modena, ciascuna delle quali abitata da un’installazione meccanica costruita con materiali semplici – scatole di cartone, sfere di cotone, cavi di metallo, legno, etc. – e corredata da sistemi automatici che generano movimenti e rumori. Complessi organismi viventi in grado di abitare lo spazio in cui vengono allestiti per mezzo di un sottile e mai banale rapporto tra suono e volumetria circostante. Nell’immagine d’apertura: 149-prepared-dc-motors-cotton-balls-cardboard-boxes-60x60x60cm.

100 prepared dc-motors, cardboard boxes 60x20x20cm.
100 prepared dc-motors, cardboard boxes 60x20x20cm.

Attraverso oggetti industriali di uso comune e costruzioni minimaliste, Zimoun esplora il ritmo meccanico, la tensione tra i modelli ordinati del Modernismo e la forza caotica della vita. Nel suo lavoro si riuniscono le competenze dell’ingegnere, dell’architetto, dell’artigiano, del ricercatore, dell’arrangiatore e del direttore d’orchestra. Autodidatta, ossessionato dalla semplicità degli oggetti, dai movimenti e dai suoni generati da essi, continua a opporsi stoicamente alla dittatura dei nuovi media e della tecnologia, ricordandoci come l’artista possa trasformare la percezione di ciò che ci circonda. Attraverso l’utilizzo volontario di titoli che descrivono le sue opere semplicemente come un elenco dei materiali e delle componenti meccaniche utilizzate, le sculture sonore di Zimoun richiedono all’osservatore un ulteriore sforzo di immaginazione, rendendolo attivamente partecipe nel completamento dell’opera stessa.

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6-49-prepared-dc-motors-cotton-balls-cardboard-boxes-70x70x70cm.

“Nelle mie opere si ascolta ciò che si vede. Così la relazione tra i materiali il movimento e il suono è chiara ed essenziale.” – Zimoun.

 

Le fotografie sono di Paolo Terzi.

 

 

Qui sotto trovate una compilation riguardante le installazioni di Zimoun