I 19 documentari del 2017

Il nostro collaboratore Matteo Bittanti ha approntato la classifica dei migliori documentari del 2017. Sono 19 e, come ci tiene a sottolineare l’autore, non si tratta di una classifica perché i titoli non sono in ordine di gradimento, ma sparso. Le piccole introduzioni prima di ogni trailer sono a cura della redazione. In apertura un’immagine tratta da Homo Sapiens di Nikolaus Geyrhalter.

 

1. Le concours

Claire Simon, 2016

Come si entra alla Fémis (École Nationale Supérieure des Métiers de l’Image et du Son), una delle più importanti scuole di cinema del mondo? Claire Simon lascia il suo ruolo di insegnante e passa dietro la macchina da presa per documentare aspettative, ansie e sogni dei giovani candidati, nelle grinfie dei giudici.

 

 

2. Ex Libris – New York Public Library

Frederick Wiseman, 2017

L’omaggio di Wiseman alla Biblioteca Pubblica di New York, la seconda istituzione bibliotecaria americana. Con le sue novantadue succursali, disseminate tra Manhattan, il Bronx e Staten Island e aperte a tutti, esemplifica nella realtà il concetto di democrazia e «rappresenta tutto ciò a cui Donald Trump è contrario».

 

 

3. Homo Sapiens

Nikolaus Geyrhalter, 2016

Inquadrature lunghe e statiche di luoghi creati dall’uomo e abbandonati: teatri, ospedali, piscine, centri commerciali, stazioni… Una meditazione post apocalittica da cui la presenza umana è completamente bandita con immagini che arrivano dal mondo intero.

4. Sarah Winchester: Opéra fantôme

Bertrand Bonello, 2016

La storia di Sarah Winchester, la più ricca ereditiera dei suoi tempi che spese gran parte del denaro e della sua vita per costruire una colossale residenza in California, per placare gli spiriti che la ossessionavano. In 23 minuti Bonello «fa implodere l’ossessione claustrofobica del gotico nel chiuso di un teatro» (Massimo Causo).

 

5.  Jim & Andy: The Great Beyond

Chris Smith, 2017

Una «documentazione costante che andava ben al di là del film», così Jim Carrey spiega lo straordinario lavoro realizzato sul set di Man on the Moon. Un backstage anomalo che documenta come uno dei più grandi attori in circolazione si fa abitare dai personaggi che interpreta.

 

6. Command and Control

Robert Kenner, 2016

Come maneggiare le armi di distruzione di massa senza esserne distrutti? È questa la domanda di partenza del lavoro di Robert Kenner, basato sull’omonimo romanzo di Eric Schlosser, che ripercorre  la storia, a lungo occultata, dell’incidente nel complesso missilistico Titan II a Damascus, Arkansas nel 1980.

 

7. Burden

Richard Dewey, Timothy Marrinan, 2016

La vita privata e artistica di Chris Burden che, negli anni 70, realizzò performance passate alla storia (nella più celebre, dal titolo Shoot si fece sparare in un braccio da un amico). Video dell’epoca, filmini personali, registrazioni audio, archivi e gli interventi di amici, studenti, colleghi e critici.

 

8. Get Me Roger Stone

Dylan Bank, Daniel Dimauro, Morgan Pehme, 2017

L’ascesa, la caduta e la rinascita di Roger Stone, lobbista e consulente politico che da decenni è un influente membro della squadra di Trump.

 

9. Cameraperson 

Kirsten Johnson, 2016

Cosa significa andare in giro per il mondo con una videocamera? Che relazione si instaura tra chi filma e chi è filmato? È giusto rimanere oggettivi o bisogna intervenire? Sono solo alcune delle questioni che si pone la regista che fa il punto su oltre venticinque anni di lavoro.

 

10. Eva Hesse

Marcie Begleiter, 2016

La vita e le opere di Eva Hesse, artista attiva a New York e in Germania negli anni ’60, scomparsa a trentaquattro anni. Scritti, lettere, testimonianze e interviste ad artisti e storici dell’arte che ebbero modo di conoscerla.

 

11. Betting on Zero

Ted Braun, 2015

Un’indagine sul complesso mondo di Herbalife, il gigante internazionale di prodotti nutrizionali accusato di fare marketing piramidale.

 

12. I Am Jane Doe

Mary Mazzio, 2017

La lunga battaglia di un gruppo di madri americane contro Backpage.com, sezione per adulti del giornale Village Voice, colpevole di adescare le loro figlie adolescenti, vittime di sfruttamento sessuale minorile. Con la voce narrante di Jessica Chastain.

 

13. Nobody Speak: Trials of The Free Press

Brain Knappenberger, 2017

Il processo di Hulk Hogan contro Gawker Media getta luce sui personaggi ricchi e potenti che attaccano la libertà di stampa per mettere a tacere le critiche.

 

14. One of Us

Heidi Ewing, Rachel Grady, 2017

Un viaggio all’interno della comunità assidica di New York con una particolare attenzione a tre membri che cercano di staccarsi dalla loro comunità di origine.

 

15. Joan Didion: The Center Will Not Hold

Griffin Dunne, 2017

Un ritratto inedito e affettuoso di  Joan Didion, celebre scrittrice fatto dal nipote, l’attore e regista Griffin Dunne. Anni di lavoro, di ricerca, di raccolta materiali, di scambi e racconti.

 

16. 78/52

Alexandre O. Philippe, 2017

In 78  inquadrature e 52 tagli, la sequenza di tre minuti nella doccia di Psycho ha rivoluzionato il modo di fare cinema. Non solo Alfred Hitchcock toglie di mezzo la protagonista a metà del film, ma mostra che anche lo spazio domestico nasconde insidie. Con i commenti, tra gli altri, di Guillermo del Toro, Bret Easton Ellis, Karyn Kusama, Eli Roth, Peter Bogdanovich.

 


17. The Reagan Show

Pacho Velez, Sierra Pettengill, 2017

Un ritratto a tutto tondo del quarantesimo Presidente americano, in carica per due mandati dal 1981 al 1989 attraverso materiale d’archivio. La conferma che Ronald Reagan, che veniva dal mondo dello spettacolo, ha saputo usare il mezzo televisivo come pochi altri.

 

18. Wormwood

Errol Morris, 2017

Una miniserie in sei episodi in cui il premio Oscar Errol Morris analizza la morte misteriosa di Frank Olson, scienziato americano coinvolto nel programma segreto MK-Ultra in piena guerra fredda attraverso l’indagine pluridecennale di suo figlio Eric e le sue testimonianze dirette. Con: Peter Sarsgaard, Molly Parker, Christian Camargo.

 

19. The Force

Peter Nicks, 2017

Un’indagine all’interno del violento dipartimento di Polizia di Oakland, alle prese con i cambiamenti richiesti dalla riforma federale dopo i tragici fatti di Ferguson, Missouri (le proteste a seguito della morte del diciottenne Michael Brown, ucciso dalla polizia).