Venezia: Giornate degli Autori, il programma

L’ apertura delle Giornate degli Autori  è dedicata a un grande maestro, a un gigante come Rithy Panh. Poi Undici film in concorso, di cui 6 diretti da girlfight che usano la macchina da presa come fosse un paio di guantoni. Una serie molto articolata di eventi speciali tra cui un omaggio speciale al Leone d’Oro Alexander Kluge e il programma speciale Women’s Tales in collaborazione con il creative partner Miu Miu, un fitto programma di incontri e immagini. Dakota Fanning, baby star e poi teen problematica e adesso di nuovo super star: è la regista di #15 Hello Apartment, il primo dei Miu Miu Women’s Tales 2018. Il secondo Miu Miu Women’s Tale è #16 The Wedding Singer’s Daughter, wedding movie dove le invitate indossano lo stiletto sotto l’abaya nero: siamo a Riad, Arabia Saudita negli Anni 80, e la regista è Haifaa Al-Mansour, prima regista donna saudita, primo/a regista saudita ad arrivare all’Oscar (per La bicicletta verde, nomination come Miglior film straniero).

Ricordi? di Valerio Mieli

 

Si diceva che si comincia con il cambogiano Les tombeaux sans noms di Rithy Panh: le tombe senza nome sono quelle dei parenti che l’autore va a cercare, vittime della follia genocida del regime dei Khmer Rossi. La chiusura è per Le suicide d’Emma Peteers di Nicole Palo, una commedia belga nonostante il titolo faccia pensare diversamente. In mezzo film da 13 Paesi diversi, di tutti i generi e temi/storie/personaggi. La francese Claire Burger afferma C’est ça l’amor, il belga Continuer è un western al femminile, Domingo viene dal Brasile, Joy è la storia di una nigeriana in Austria. Josè è di un regista cinese che racconta un ragazzo guatemalteco, Mafal racconta la Palestina, Pearl è la cronaca della finale del campionato di bodybuilding femminile, Three Adventures of Brooke viene dalla Malesia. Ricordi? con Luca Marinelli è il film italiano di quest’anno. Ville Neuve è il cartoon canadese. Aggiungete gli Eventi speciali, i cortometraggi, le Notti Veneziane, i GdA Awards assegnato dalla giuria di 28 ragazzi da 28 Paesi europei guidati dall’altrettanto giovane Jonas Carpignano (amatissimo da Martin Scorsese), il premio a Mario Martone (che è in concorso per il Leone d’Oro 2018 con il suo Capri-Revolution).

 

The Wedding Singer’s Daughter di Haifaa Al-Mansour

 

CONCORSO

Les Tombeaux Sans Noms di Rithy Panh (Cambogia, Francia)
C’est ça l’amour di Claire Burger (Francia)
Continuer di Joachim Lafosse (Belgio, Francia)
Domingo di Clara Linhart e Felipe Barbosa (Brasile, Francia)
Joy di Sudabeh Mortezai (Austria)
José di Li Cheng (Guatemala, Stati Uniti)
Mafax di Bassam Jarbawi (Palestina, Stati Uniti, Quatar)
Pearl di Elisa Amiel (Francia, Svizzera)
Ricordi? di Valerio Mieli (Italia, Francia)
Three Adventures of Brooke di Yuan Qing (Cina, Malesia)
Ville Neuve di Felix Oufour-Laperrière (Canada)

 

FUORI CONCORSO

Le Suicide d’Emma Peters di Nicole Palo (Belgio, Canada)

 

EVENTI SPECIALI

As We Were Tuna di Francesco Zizola (Stati Uniti, Italia)
Dead Women Walking di Hagar Ben-Asher (Stati Uniti)
Goodbye Marilyn di Maria Di Razza (Italia)
Happy Lamento di Alexander Kluge (Germania)
Il bene mio di Pippo Mezzapesa (Italia)
The Ghost of Peter Sellers di Peter Medak (Cipro)
Why Are We Creative? di Hermann Vaske (Germania) 

 

MIU MIU WOMEN’S TALES

Hello Apartment di Dakota Fanning (Italia, Stati Uniti)
The Wedding Singer’s Daughter di Haifaa Al-Mansour (Italia, Stati Uniti)