Jodie Foster e gli esclusi dal sistema

41260565Jodie Foster ha confessato che se oggi avesse 18 anni non farebbe più l’attrice. Ama troppo dirigere. Tenterebbe di costruirsi una carriera dietro la macchina da presa. Sulla Croisette per Money Monster, thriller con venature da commedia su giornalista economico irresponsabile e investitore disperato (Jack O’ Connell) che lo prende in ostaggio, la Foster è stata accompagnata da George Clooney che non ha perso l’occasione per attaccare Donald Trump:”Non credo proprio che Donald Trump possa diventare presidente degli Stati Uniti, per il semplice fatto che non abbiamo nessun bisogno di mettere l’arma della paura alla guida del nostro Paese”.

 

A Cannes con Taxi Driver

La prima volta che sono venuta al festival è stato 40 anni fa per Taxi Driver. Per essere precisi la produzione non mi voleva e non mi ha pagato il biglietto aereo, dicevano che Robert De Niro, Harvey Keitel et Martin Scorsese erano più che sufficienti per accompagnare il film. Mia madre gli ha fatto notare che ero l’unica che parlava francese e ha deciso di pagare di tasca propria il viaggio. Probabilmente sulla loro scelta aveva inciso anche il fatto che avessi solo 13 anni, comunque quando siamo sbarcati Scorsese e gli altri sono andati a cap d’Antibes e io sono rimasta a Cannes. Mi sono divertita molto e ho bellissimi ricordi.

 

La tv americana è ridicola

Volevo vedere se era ancora possibile fare un film mainstream come una volta: un thriller  con personaggi veloci, efficienti, riconoscibili, ma intellettualmente complicati. L’idea era di riuscira a fare passare un sottotesto che spingesse il pubblico a metersi in discussione. Quando il confine fra informazione e intrattenimento diventa invisibile, non esistono più regole ed è il cinismo a comandare. Detto questo, il film non è solo o tanto una critica del lato oscuro della finanza, parla della tecnologia, e di come condizioni le nostre vite, nel bene e nel male, parla della mediatizzazione degli individui, dell’idea che il successo passi per il denaro o per la celebrità. La televisione americana è spesso talmente ridicola e assurda che non c’è bisogno di farne la satira. Ci pensa da sola. Ci sono giornalisti economici, sulla Cnn così come su Cnbc, che non sono poi molto lontani dal Lee Gates di Money Monster.

 

Gli esclusi dal sistemajuliaobertstrailer

Naturalmente, al fondo,  c’è una netta presa di posizione sul mondo della finanza, della tecnologia, dei media. Però ho voluto concentrarmi sulle persone escluse dal sistema, ma che sognano di farne parte. Mentre tutto è fatto in modo da non far comprendere come vanno le cose alla gente normale ed essere certi che il profitto vada sempre nella stessa direzione. Poi se qualcuno si ribella il meccanismo si può inceppare. Sono sempre i personaggi che mi attraggono, le loro caratteristiche e, qui, la fraternità, la complicità che si sviluppa gradualmente tra il sequestratore e la sua vittima. In un primo momento Lee è egoista e come giornalista ha perso ogni senso di responsabilità, attraverso il rapporto con questo ragazzo fa un percorso e ritrova la sua umanità. Penso che questo film sia anche una riflessione sulla deriva della nostra cultura moderna dove i rapporti tra le persone sono diventati virtuali. Il personaggio di Julia parla con George tramite un auricolare; lui, guarda attraverso un monitor; e tuttavia, si sentono più vicini l’uno all’altra, quasi fossero nella stessa stanza.

 

revealedClooney è perfetto

Sapevo che George sarebbe stato perfetto per interpretare questo personaggio. Già in fase di progetto pensavo a lui.  Gli ho semplicemente mandato la sceneggiatura chiedendo un suo parere. Mi ha subito risposto che voleva fare il film. In due anni di lavoro non eravamo riusciti a chiudere il budget, con il suo arrivo in due minuti si sono trovati i finanziamenti mancanti.