La scorsa primavera, all’interno dell’archivio della Fondazione Luigi Micheletti, a Brescia, ad opera di un archivista dell’Istituto Luce e di un collega della Fondazione Micheletti, è avvenuta una scoperta inattesa e importante. Dentro quattro scatole, delle 1200 contenute nel Fondo, siglate semplicemente T.S., si conservava un mediometraggio documentario inedito, sconosciuto, a firma di Ermanno Olmi. La moviola ne rivelava il titolo: Il tentato suicidio nell’adolescenza (T.S. Giovanile). L’anno, il 1968. Il cartello in testa alla pellicola con il marchio di una multinazionale farmaceutica, la Sandoz, ne indica la probabile natura di commissione su un tema sensibile, in un anno cruciale nella storia dei giovani. Il documentario racconta i primi pionieristici anni di attività di un reparto psichiatrico d’urgenza presso il Policlinico di Milano, una struttura sperimentale per l’epoca, diretta da un grande psichiatra, Carlo Lorenzo Cazzullo. Un padiglione dedicato ai casi di emergenza per tentato suicidio, con una incidenza drammatica di adolescenti. Ci sono interviste, statistiche, storie personali. C’è, in piccolo, un sorprendente palinsesto del cinema di Olmi: per tagli, ritmi, empatia, scelta dei volti, degli sguardi. Il documentario non risulta essere mai stato proiettato in una pubblica sede; non figura in alcuna delle tante filmografie del regista redatte negli anni.