Nel Giappone della seconda metà degli anni ’50 un manipolo di mangaka giovani e agguerriti vuole rivoluzionare il proprio mezzo di espressione. Si tratta di Matsumoto Masahiko, Tatsumi Yoshihiro e Saito Takao. Il loro stile è fresco e d’impatto, mette da parte l’elemento umoristico tipico del fumetto giapponese di quegli anni in favore di una narrazione più adulta e dai toni cupi che pesca a piene mani dal cinema noir sia per atmosfere che per un’estetica che fa dello studio delle pellicole più interessanti un vero e proprio caposaldo. Dall’energia creativa di questo gruppetto di sognatori nascono riviste come Kage, una rivista antologica che ospita brevi crime stories di diversi autori. Il progetto fa successo nelle librerie a prestito, esercizi commerciali dov’era possibile noleggiare le proprie letture, ma al tempo stesso scandalizza i genitori dei ragazzi, preoccupati dei possibili effetti che questo nuovo genere di narrativa a fumetti, chiamata Gekiga, potrebbe avere sui giovani. I Fanatici del Gekiga (Coconino Press, pag.336, euro 25) di Matsumoto Masahito, è un memoir di prima mano di uno dei periodi da noi meno conosciuti della storia del fumetto giapponese. I racconti pubblicati nel volume, usciti dal 1979 al 1983, sono uniti dal filo conduttore del racconto di una manciata di anni che hanno fatto la Storia del manga attraverso una narrazione a più livelli che interessa certamente l’impatto dei fumetti sulla società giapponese ma anche le vicende umane dei suoi autori e l’evoluzione di una forma di espressione che, nel corso degli anni, ha attraversato i confini nazionali per diventare un successo planetario oltre che parte della cultura pop contemporanea influenzando l’estetica dell’intrattenimento che milioni di utenti consumano ogni giorno. Un recupero importante quello di Coconino Press che, vista la valenza dell’opera, ha corredato il libro con un apparato redazionale estremamente approfondito a cura di Paolo La Marca, direttore della collana Gekiga oltre che ricercatore presso il DISUM – Dipartimento di Scienze Umane dell’Università di Catania e autore di numerose pubblicazioni di rilievo internazionale.
Al di là della qualità intrinseca del fumetto è proprio la cura degli approfondimenti che lo accompagnano, tra cui un’intervista a Matsumoto Tomohiko, figlio dell’autore, a cura dello stesso La Marca, a rendere il volume uno strumento di approfondimento per chi vuole andare oltre la semplice fruizione del manga. L’edizione italiana di I Fanatici del Gekiga è frutto di un’intenzione forte di valorizzazione dell’opera che porta alla scoperta della cultura che sta alla radice del fenomeno manga al fine di renderla un testo importante per prendere consapevolezza, leggendola in sinergia con altre opere della stessa collana, della genesi e dello sviluppo di un prodotto culturale che ha influenzato a fondo il nostro sentire. I Fanatici del Gekiga è certamente un’opera energica e vivace, meno datata di quanto possa apparire di primo acchito grazie a uno storytelling vitale e ricco di energia, ma è anche un’opera che parla all’appassionato attraverso i mezzi dello studio e della consapevolezza acquisita studiando un testo che viene rispettato da un apparato editoriale che lo tratta come l’opera di alto livello che a tutti gli effetti è.