Fino al 1° maggio 2022, il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano ospita Uno sguardo sulla nostra storia, la mostra che presenta 30 fotografie di grande formato di Maurizio Galimberti (Como, 1956), autore italiano tra i più conosciuti del panorama artistico italiano e internazionale. Galimberti si è affermato grazie alle sue composizioni a mosaico, realizzate con macchine fotografiche istantanee, nelle quali, il soggetto – sia esso una persona o una porzione di città – viene scomposto in numerosi scatti, spesso corrispondenti a diverse prospettive, e ricomposto in una immagine sfaccettata. In questa rassegna, curata da Denis Curti, Maurizio Galimberti, famoso per i suoi ritratti alle celebrità del cinema, dello sport, della cultura, della società, si confronta con la storia del Novecento, ripercorrendola attraverso i suoi protagonisti, quali Giovanni Paolo II, Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, e quegli episodi cruciali che ne hanno caratterizzato lo svolgimento, dalla guerra in Vietnam, all’attentato alle Twin towers, alla pandemia di Covid-19. (In apertura Maurizio Galimberti, Fuga dalla città, Kiev, 25 febbraio 2022).
Usando la sua particolare tecnica, Galimberti esplora il Secolo breve, dando nuova vita e nuovi significati agli scatti realizzati da altri autori. Il percorso espositivo si compone di sezioni che ritraggono i principali attori del Novecento, qual è stato papa Giovanni Paolo II, o Nelson Mandela nel suo simpatico incrocio di pugni con Muhammad Ali, o Nikita Krusciov mentre sbatte la propria scarpa sullo scranno dell’Assemblea delle Nazioni Unite a New York, o ancora di madre Teresa di Calcutta nel tenero gesto di abbracciare un bambino. Ed è proprio attraverso i volti dei più piccoli, quasi fossero dei profughi dei sogni, in urgenza di un futuro che appare arduo se non impossibile da affrontare, che Galimberti predilige raccontare le tragedie del ‘900.
“Visti tutti insieme questi mosaici appaiono subito come un campionario di eventi memorabili e ampiamente storicizzati e che qui, grazie all’intervento di rilettura di Galimberti, si trasformano in vere e proprie reliquie contemporanee. Galimberti sembra voler entrare con tutto se stesso in quelle storie e ci offre occhi nuovi, sguardi sgomenti capaci di farci riflettere”.
Denis Curti