Con un magnifico poster disegnato da Milo Manara, il BIFFF – Bruxelles International Fantastic Film Festival arriva alla sua 43ma edizione, dall’8 al 20 di aprile, scavalcando allegramente la domenica delle Palme e atterrando in piena domenica di Pasqua – roba che a farla in Italia ti becchi una scomunica senza passare dal via… Siamo in Belgio, però, è il BIFF si svolge giusto ai piedi dell’Atomiun, in piena zona Expo, dunque in regime di sano laicismo: qui l’unica religione che conta è quella dell’horror e del fantastico in tutte le loro declinazioni, alla mercé di un pubblico di appassionati (giovani, meno giovani, famiglie e cosplayer…) che in sala fa un bel po’ di organizzato casino (con tanto di codice di condotta a evitare battute xfobiche, razziste, misogine, ecc.). Tra gli stand intanto ci si muove tra workshop, talk, happening, photocall e mercatini. Non è facile presentare il Programma di questo storico festival che sta tra la festa, la fiera e il raduno per adepti, ma poi è un momento fondamentale per la comunità del cinema fantastico mondiale 43 anni di tradizione del resto non sono pochi e rimandano a una stagione d’oro del cinema horror, quella degli ’80: basta guardare la lista dei Knights of The Order of the Raven, i cavalieri dell’Ordine del Corvo (il pennuto nero che, con la sua tuba in testa, fa da host del festival) per farsi venire i brividi: Dario Argento, Joe Dante, John Landis, Stuart Gordon, Alejandro Amenabar, Lloyd Kaufman, Guillermo del Toro…

Tra la chill area e le esibizioni di artisti come H Arthur H, Hyrond’hell e Michelle Tullpinck, le zone aperte di creazione artistica (Freaky Faktory), gli art e writing contest, il Body Painting, le zone di realtà virtuale e non ultimo il BIF Market per la gente Industry… il BIFFF sciorina un ricco programma di film (79 lunghi e 52 corti) suddivisi in Concorso Internazionali, Europei e Belgi di lungometraggi e cortometraggi. I film d’apertura sono l’atteso Drop di Christopher Landon della Blumhouse e il neozelandese The Rule of Jenny Pen di James Ashcroft, tra i titoli presenti anche Death of a Unicorn di Alex Sharfman, e il nuovo film di Lorcan Finnegan con Nicolas Cage, The Surfer (in apertura una immagine). C’è un focus dedicato ai brividi che vengono dal futuro, Future Frights, che va dal francese Planete B di Aude Lea Rapin al messicano Parvulos di Isaac Ezban. Poi una Masterclass a due voci sulla rappresentazione della donna nell’arte fantastica tenuta dalla filmmaker franco-algerina Emma Benestan e dall’artista Pauline Marlière. Altre due Masterclass avranno in cattedra Danny Boyle, di cui stiamo per vedere 28 anni dopo, e lo scrittore francese Olivier Norek. Il programma è trasversale, sezioni, premi e proiezioni si intrecciano in uno schema che non prevede repliche, crea connessioni e libera la curiosità.