A Nord della banlieue: su Prime Video Shorta di Frederik Louis Hviid e Anders Ølholm

Disponibile su Prime Video il poliziesco danese Shorta (“sbirri” in slang) di Frederik Louis Hviid e Anders Ølholm. Nel quartiere periferico di Svalegården («qui non siamo in Danimarca») finiscono due poliziotti di pattuglia, Mike e Jens, il primo massiccio e violento, il secondo più riflessivo e introverso. Sono tutti con il fiato sospeso per le sorti di un giovane ridotto in fin di vita da un intervento di polizia («Non riesco a respirare» le prime battute del film), i ragazzi di origine magrebina preparano la rivolta, i due agenti, Mike soprattutto, simulano il controllo di un territorio sfuggito di mano da tempo. E si scopre che non sono di pattuglia insieme così per caso. Tra Francia e Stati Uniti di film con presupposti simili ne abbiamo visti centinaia. Il combinato inseguimento+assedio in zona ostile, di derivazione western, ha segnato fortemente il genere da John Carpenter (Distretto 13 – Le brigate della morte, 1976) al recente I miserabili di Ladj Ly (2019), ma qui ci sono notevoli differenze.

 

 

Prima di tutto siamo abituati a considerare la Danimarca pacifica e civilissima mentre ci si ritrova in un quartiere ghetto tipo banlieue nord di Marsiglia, e poi l’evoluzione inversamente direzionale dei due poliziotti è sorprendente. In particolare il percorso di Mike (ottimo l’interprete Jakob Lohmann) parte dal più classico cliché per avere nel corso della storia un paio di détour molto interessanti; cambi di registro, sfumature della personalità senza mai arrivare a una vera redenzione, peraltro negata anche al “good cop” Jens (Simon Sears) e credetemi, non sto rivelando nulla. Bravi i due registi a tenere il ritmo, a cogliere sempre l’attimo giusto per il colpo di scena, a rendere perfette le sottotrame dedicate ai due ragazzini coinvolti nella fuga degli sbirri, a non enfatizzare troppo violenza e azione scegliendo una certa asciuttezza di stile e il realismo negli scontri. I toni mi hanno ricordato un altro poliziesco di qualche anno fa, a me molto caro, in quel caso belga, Tueurs di François Troukens e Jean-François Hensgens, altri cineasti in coppia. Recuperatelo.