Fino al 4 settembre la Tchoban Foundation di Berlino propone AKIRA – The Architecture of Neo Tokyo curata da Stefan Riekeles ( già autore di Anime Architecture: Imagined Worlds and Endless Megacities), la mostra presenta 59 sfondi di produzione, layout, concept e imageboard. molte delle quali non sono mai state mostrate pubblicamente. Uscito nel 1988, diretto da Katsuhiro Ōtomo, Akira è tratto dal manga (sempre di Ōtomo) pubblicato nel 1982. La storia segue i personaggi Shōtarō Kaneda, il telecinetico Tetsuo Shim e i loro amici, che navigano nell’immaginaria metropoli giapponese con i suoi lampioni al neon, le infrastrutture fatiscenti e un’incessante atmosfera post-apocalittica. Le opere in mostra erano state utilizzate per creare Neo Tokyo, nel film gran parte del potere di suggestione di Akira deriva dall’opulenta rappresentazione dell’iconica città cyberpunk futuristica. L’accesso esclusivo agli archivi degli studi degli artisti coinvolti nella produzione di Akira ha permesso la presentazione di opere inedite che vengono mostrate pubblicamente per la prima volta. La rassegna comprende opere di Toshiharu Mizutani, direttore artistico della produzione e dei suoi colleghi Katsfumi Hariu, Norihiro Hiraki, Shinji Kimura, Satoshi Kuroda, Hiromasa Ogura, Hiroshi Ōno, Hajime Soga, Tsutomu Uchida e Takashi Watabe. Pare che un paio di musei di Londra siano in trattativa per portare la mostra in Gran Bretagna, sarebbe auspicabile che questa strepitosa rassegna trovasse un palcoscenico degno anche da noi. (In apertura Akira, pattern no. 182, final production background, Toshiharu Mizutani).