Xin-Art-Lab: ballando ballando da Pechino a Shanghai

twinShi Jing Xin è stata la più giovane del gruppo di registi/coreografi ad aver ideato e diretto le cerimonie di apertura e chiusura delle Olimpiadi di Pechino nel 2008. Dopo questa esperienza, ha creato un collettivo, chiamato XIN-ART-LAB, di cui è direttore artistico, e che attraverso la danza, la musica, i rumori, le maschere, le ombre, i video e la parola si interroga sul presente e il passato della Cina. Così nel dittico Twin Cities, in scena alla Triennale – Teatro dell’Arte di Milano, rende omaggio alle due città più importanti della Cina, a un passato glorioso che nel corso del tempo ha subito numerosi contraccolpi ripercuotendosi sui singoli individui.L’eterna lotta tra femminile e maschile, rapresentata da due danzatori su una scena spoglia, di Beijing – The Old Summer Palace, ripercorre la storia del Yuan Ming Yuan, l’Antico Palazzo d’Estate di Pechino che, con i suoi imponenti edifici, laghi e laghetti, fu un tempo il gioiello dell’Impero cinese, per lungo tempo scelto come dimora estiva degli imperatori della dinastia Qing. Ma nel 1860, durante la seconda Guerra dell’Oppio, il Palazzo venne saccheggiato e quasi completamente distrutto come atto di ritorsione dell’Alto Commissario Britannico in Cina (pare come punizione per il maltrattamento dei prigionieri europei).

1b-Old Summer Palace of Beijing@Zhang Yi (3)

Da qui, con il buio in sala, si parte in treno alla volta di Shanghai e i ricordi diventano personali con la descrizione del rapporto tra la regista e la nonna paterna. Shanghai – Grandmother, Stay Alive racconta i cambiamenti epocali della città e chiude su un segnale di speranza che è quello che ha contraddistinto tutta l’esistenza dell’anziana donna, ma vuole essere un messaggio anche per il futuro. In scena, oltre a tre danzatori, è presente la stessa nonna nelle immagini che scorrono su un piccolo televisore e sullo schermo di fondo in cui si ripercorre (forse con eccessivo didascalismo) la Storia della Cina e delle sue rivoluzioni di cui la donna è stata testimone involontario. Un dittico che si focalizza sulla memoria corporea dei luoghi reso attraverso un viaggio dall’antica capitale alla città moderna, 2a-Stay Alive @ Zhang Yi (1)vera e propria capitale economica, finanziaria e commerciale della Cina, ma che diventa anche un viaggio personale alla scoperta di una nonna poco conosciuta, non compresa, ma infine ritrovata.

 

Milano, Triennale – Teatro dell’Arte fino al 25 ottobre

giovedì-venerdì ore 20.30

sabato 19.30

domenica ore 16