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    • Su RaiPlay Francofonia e il perduto senso sacrale dell'arte

      Carlo Chatrian
      Aprile 24, 2020
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      Giugno 30, 2022
    • Baz Luhrmann: Elvis è una storia shakespeariana

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    • Cannes75 – Valeria Bruni Tedeschi: le emozioni che si trovano in Les Amandiers sono autobiografice

      Veronica Garbagna
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    • Pasolini, massacro di un poeta. Un libro necessario

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    • L’ultimo cerchio del paradiso e L’albergo dell’alpinista morto: doppia festa per i fan dei fratelli Strugackij

      Stefano Tevini
      Giugno 16, 2022
    • Città in fiamme di Don Winslow: quando il noir incontra Omero

      Massimo Rota
      Giugno 12, 2022
    • Universi che si incontrano: Zagor e Flash aprono l’era dei cross-over tra Bonelli e DC Comics

      Davide Di Giorgio
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    • Dropout Boogie, ovvero il ritorno dei blues rocker Black Keys

      Luca Barnabé
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      Stefano Tevini
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      Luglio 22, 2021
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    • An Embroidery of Voids: il surreale percorso di Daniel Crooks

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    • Ricordando Christo: The Floating Piers e la magia della notte

      Massimo Rota
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    • Nel deserto australiano Field of Light di Bruce Munro

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      Aprile 4, 2016
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      Ottobre 26, 2015
    • L’Habeas Corpus di Laurie Anderson e la dissociazione fra il vedere e l’essere

      Carlo Chatrian
      Ottobre 10, 2015
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    • Luce dei miei occhi. Il cinema e la luce

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      Fabio Vittorini
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Su Miocinema La mafia non è più quella di una volta. Maresco e la scala di grigi di Ciccio Mira

Massimo Causo
Luglio 18, 2020
Sogni elettrici, Venezia 2019
Il corpo in bianco e nero è immancabilmente quello di Ciccio Mira, prosecuzione della storia siciliana del Belluscone, che ritorna a cinque anni di distanza per incarnare l’odierna consapevolezza che La...

Venezia 76: tra vincitori e vinti la Mostra resta il vero successo

Massimo Causo
Settembre 9, 2019
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Separare i festival dai verdetti delle loro giurie può essere un esercizio utile, anche se frustrante. Prendete Venezia 76: una buona Mostra, priva di folgorazioni, è vero, ma sostanzialmente percorsa in...

Venezia 76 – La mafia non è più quella di una volta. Maresco e la scala di grigi di Ciccio Mira

Massimo Causo
Settembre 8, 2019
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Il corpo in bianco e nero è immancabilmente quello di Ciccio Mira, prosecuzione della storia siciliana del Belluscone, che ritorna a cinque anni di distanza per incarnare l’odierna consapevolezza che La...

A Venezia 76 arrivano American Skin di Nate Parker e Beyond the Beach: The Hell and the Hope di Graeme A. Scott

Redazione
Agosto 7, 2019
Festival, Live, Venezia 2019
Due nuovi titoli, American Skin del regista, attore, sceneggiatore e produttore statunitense Nate Parker (The Birth of a Nation - Il risveglio di un popolo) e Beyond the Beach: The Hell and the Hope,...

Libera e avventurosa: ecco la 76ma Mostra del Cinema

Redazione
Luglio 26, 2019
Festival, Live, Venezia 2019
Una Mostra libera e avventurosa, disponibile “a mettersi in mare senza necessariamente conoscere la meta del viaggio”, secondo la metafora abbozzata da Alberto Barbera per definire il programma della...

La vérité di Kore-eda Hirokazu aprirà il Concorso di Venezia 76

Redazione
Luglio 23, 2019
Festival, Live, Venezia 2019
La vérité di Kore-eda Hirokazu (Ritratto di famiglia con tempesta, Un affare di famiglia) con Catherine Deneuve, Juliette Binoche, Ethan Hawk è il film d'apertura di Venezia 76. “Per il primo film...

Venezia 76 – Il Cinema dell’oggi della SIC. Ecco i film della 34ma Settimana della Critica

Redazione
Luglio 20, 2019
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Le opere prime della SIC, la Settimana Internazionale della Critica, sono le prime opere della 76ma Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia ad essere annunciate. Ed è subito una linea di...

Venezia 76 – La Pre-apertura è lo scandaloso Extase (1932) di Gustav Machatý con Hedy Lamarr

Redazione
Luglio 11, 2019
Festival, Live, Venezia 2019
Il film-scandalo della II Mostra del Cinema di Venezia del 1934, Extase (Estasi, 1932) scritto e diretto da Gustav Machatý, con Hedy Kiesler (poi Hedy Lamarr, come fu ribattezzata a Hollywood), è il film...

Il Leone d’oro alla carriera 2019 attribuito a Julie Andrews

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Marzo 8, 2019
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Il Leone d’oro alla carriera della 76. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia (28 agosto – 7 settembre 2019) verrà attribuito a Julie Andrews, protagonista di classici amati in tutto il...

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    duels.it

    12 hours ago

    duels.it

    ...Non le piace essere chiamata femminista, eppure le sue scelte, sul set e fuori da esso, ritraggono un personaggio ben consapevole di un’identità politica e di genere fin da quando è apparsa sulla scena hard nel 2006, prima come attrice (fino al 2016) e poi, dal 2015, come regista. La sua consapevolezza passa anche dalle modalità con le quali si fruisce il prodotto pornografico al tempo del diluvio d’immagini proveniente da internet. Stoya rimarca l’importanza di contestualizzare l’esperienza pornografica: “Il contesto ricorda alla gente tutte le cose che non vedono nel prodotto finale. Esso sottolinea che la pornografia è una performance, che, come nel balletto o nel wrestling professionale, stiamo mettendo in scena uno spettacolo”...
    Articolo di Giuseppe Gariazzo
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    Speciale Porno – La consapevolezza di Stoya | duels

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    "La pornografia non va intesa come un programma di educazione sessuale. Non va intesa come qualcosa ...
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    duels.it

    19 hours ago

    duels.it

    ...Mistero a Saint-Tropez vuole essere un omaggio a un’epoca passata – e la ricostruzione degli anni 70 è effettivamente accurata negli arredi, costumi, automobili, uso di split screen – e nelle intenzioni anche alle commedie poliziesche dell’epoca, ma finisce per scimmiottare le pellicole di Louis de Funès e il Peter Sellers di La pantera rosa (fin dai titoli di testa). Le gag sono estremamente prevedibili e datate...
    Recensione di Marì Alberone
    Medusa Film
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    Mistero a Saint-Tropez di Nicolas Benamou: nulla di nuovo sotto il sole | duels

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    Il prologo sulle inequivocabili note di Saint Tropez Twist di Peppino Di Capri ci introduce al luogo...
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    duels.it

    2 days ago

    duels.it

    ...per Apichatpong Weerasethakul la circolarità del tempo corrisponde alla ragione stessa del filmare: il suo sguardo attraversa la stratificazione degli eventi storici e narrativi con una profondità di campo che gli permette di tenere insieme l’alfa e l’omega, senza la pretesa di una coerenza che non ragioni in termini di tridimensionalità spirituale. Un film come Memoria ne è la testimonianza flagrante, proprio per la capacità che ha di alleggerire il peso della materia che mostra, liberarla in una forza d’urto impalpabile: è un film che nasce da un suono che non appartiene nemmeno alla fisica acustica, è la storia di un risveglio che risponde alla chiamata del tempo e esprime il ribaltamento del rapporto tra la Storia e l’Uomo...
    Recensione di Massimo Causo
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    Onda sonora: Memoria di Apichatpong Weerasethakul | duels

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    Un urto sonoro, un bang che risuona nella testa, nello spazio, nel tempo... Onda d'urto della memori...
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