Nel cinema come nella musica: trovare il punto di contatto tra il frammento e il flusso, tra la nota e l’armonia, è come cercare la goccia nell’acqua. Bisogna essiccare progressivamente il bacino...
Da sempre focalizzato sulla questione dell’equilibrio, il cinema di Laurent Cantet si dispone negli interstizi che si aprono tra la frontalità delle posizioni reciproche e l’intreccio relazionale di situazioni di gruppo, in...
Il tempo per Todd Haynes deve essere una questione strutturale, nel senso che un po’ tutto il suo cinema è costruito sulla scansione a vista della distanza che separa il suo sguardo...
È un processo di crescita inverso, quello incarnato da Dario Albertini nell’esile figura di Manuel, un cammino che scardina le certezze strutturate sulla sua persona da anni di accoglienza e contenimento in...
A immaginare la carne, il sangue, la violenza, si è completamente fuori strada. Dogman è un oggetto soffuso, meramente mentale, per quanto in realtà totalmente privo di un approccio soggettivo al protagonista....
Lo slancio e la rinuncia, dice Christophe Honoré a proposito di Plaire, aimer et courir vite. L’inizio e la fine che si baciano, l’alba e il tramonto uno accanto all’altro, la vita...
Attonito, ai limiti dell’impassibile e sempre più tendente al grottesco: il cinema di Sergei Loznitsa continua a alternare il versante documentario a quello finzionale, intrecciando in maniera sempre più dinamica il confronto...
Lo puoi guardare come un presepio popolato di pupi e di bestiole, o anche come un tableau vivant scolpito nel suo sempiterno presente, fatto sta che il progetto berlusconiano di Paolo Sorrentino,...
Mondo cane distopico. L’ansia da isolamento in cui si conclude da sempre il cinema di Wes Anderson si materializza nel futuro nippo-canino di Isle of Dogs (opening in competizione della Berlinale 68),...
La dolcezza dei suoi film è profonda e limpida, tanto quanto il suo rapporto giocoso e incantato con il Tempo. I film di Ildikó Enyedi si potrebbero raccontare come fiabe, quello che...