Con Salvo Fabio Grassadonia e Antonio Piazza avevano vinto a Cannes nel 2013 la Semaine de la Critique. Ora gli tocca l’onore di aprire la Semaine ( primo film italiano ad aver mai aperto la sezione in 56 anni di storia) con il loro nuovo lavoro: Sicilian Ghost Story. Il film, una coproduzione Italia-Francia-Svizzera, arriva a Cannes dopo aver vinto, come sceneggiatura, il Sundance Institute Global Filmmaking Award del festival di Robert Redford nel 2016. È la storia di Giuseppe un ragazzo di tredici anni, che scompare senza lasciare nessuna traccia e di Luna, una compagna di classe innamorata di lui che non si rassegna alla sua misteriosa sparizione. Se tutti intorno a tacciono, lei non accetta la legge del silenzio/consenso e sarà pronta a sfidare il mondo che ha afferrato il suo amico. Una storia di fantasmi (quello del bambino, quello della Mafia) siciliani, con una punta dell’adorato, dai due autori, Leonardo Sciascia. Il fantasma “reale” è quello di Giuseppe Di Matteo, figlio di un collaboratore di giustizia, scomparso nel 1993 e poi ucciso e sciolto nell’acido. Il direttore della Semaine, Charles Tesson, ha dichiarato: “Antonio Piazza e Fabio Grassadonia aprono la sezione con un incredibile film, incrocio di generi diversi, che combina sguardo politico, fantasia e storia d’amore, con potente maestria”. I due registi dal canto loro parlano di favola nera e favola d’amore: “La Sicilia è tutta una dimensione fantastica e non ci si può star dentro senza fantasia. La collisione fra un piano di realtà e un piano fantastico ci ha fatto riconoscere gli elementi che da tempo avevamo davanti agli occhi: un fantasma e la colpa di un mondo che sopprime bambini”. I protagonisti di questa ghost story siciliana sono due tredicenni alla loro prima esperienza su un set: la polacca/palermitana Julia Jedlikowska e Gaetano Fernandez, trovati dopo 9 mesi di casting. A illuminarli è il direttore della fotografia Luca Bigazzi.