Lo storico anime giapponese Lady Oscar compie 45 anni confermandosi una delle serie animate più amate di sempre, mai uscito dalle programmazioni tv. Per festeggiare questo importante traguardo WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano (Viale Campania 12), in collaborazione con Yamato Video, propone una mostra (fino al 15 settembre 2024) che ripercorre le avventure dei protagonisti in un affascinante intreccio tra realtà storica e finzione, con le vicende della Rivoluzione francese a far da sfondo. In mostra memorabilia, pannelli illustrativi, cel originali, bambole, gadget, riproduzioni di abiti storici e cosplay, pettinature, approfondimenti storici su molte curiosità. La mostra è prodotta da WOW Spazio Fumetto in collaborazione con Yamato Video, a cura di Yamato Video, Enrico Ercole, Angelo Capozzi e Luca Bertuzzi, con il contributo del Lady Oscar Italian Fan Club e di tantissimi collezionisti. La rassegna propone un doppio viaggio nel tempo alla scoperta dei personaggi, dei protagonisti e degli eventi che fanno da sfondo alla trama della serie animata. Grazie a una serie di pannelli è possibile infatti ripercorrere la storia del cartone animato confrontandola in parallelo con i veri accadimenti della Storia che agitarono la Francia dal 1755, anno di nascita di Oscar e Maria Antonietta, fino al 1793, anno in cui la sovrana viene ghigliottinata nel corso dell’ultima puntata. In Italia la serie animata Lady Oscar è stata mandata in onda su Italia Uno ininterrottamente per 40 anni e ancora oggi non manca di catturare l’immaginario di nuovi fans. Fu anche realizzato un film “live action” di produzione franco-nipponica nel 1979 diretto da Jacques Demy (con una giovanissima Patsy Kensit nel ruolo di Oscar bambina).
Il percorso espositivo è contenuto all’interno di due parentesi “fondamentali”: la biografia Maria Antonietta. Una normale vita straordinaria di Stefan Zweig, che nel 1972 ispirò alla mangaka Riyoko Ikeda il manga originale (di cui in mostra sono esposte edizioni in varie lingue), e la trama del successivo anime nel 1979 (in mostra numerosi cel originali). Sono proposti: volumi storici e cataloghi di esposizioni sui personaggi reali presenti nella serie, l’album delle figurine Panini con un introvabile espositore in cartoncino da edicola dell’epoca, i romanzi dedicati a Lady Oscar pubblicati da Fabbri, le bambole Ceppi Ratti uscite all’epoca della trasmissione italiana della serie, poster, fogli pubblicitari e gadget originali di eventi e mostre organizzati in Giappone, tra cui quelli dedicati alla mostra per il 50°anniversario del manga, una raccolta di shijitaki (cartellette) con immagini della serie, volumi illustrati Artbook, poster giapponesi, fanzine italiane e illustrazioni realizzate da artisti che omaggiano la serie e i suoi protagonisti. Inoltre in mostra gli amigurumi (pupazzi realizzati all’uncinetto) di Oscar e André e le versioni BrickHeadz realizzate con i Lego.
In esposizione si trova anche un’importante collezione di cel originali (acetati su cui venivano disegnati i personaggi nelle varie pose e sovrapposti agli sfondi) prestati da Laura Luzi che aiutano a capire quale lavoro si celava negli anni Settanta dietro alla realizzazione di una serie animata. Altri approfondimenti sono dedicati a due aspetti centrali della serie animata: la moda ai tempi di Maria Antonietta, che nel cartone animato viene riletta in maniera talmente iconica da essersi imposta nell’immaginario comune con le divise di Lady Oscar (in mostra un’accurata riproduzione realizzata da Rosi Dotti – Lady Kurimi) e gli stravaganti abiti di Maria Antonietta (in mostra l’accostamento di una riproduzione cosplay di un abito indossato dalla regina nell’anime e una riproduzione un abito reale in uso a corte opera di Utapau Costumes Lab). Il pittore Albert Flury ha poi realizzato due quadri a olio che ritraggono la vera Maria Antonietta e madamigella Oscar come se avesse posato realmente per lui.