Fenomenologia del poliamore: Mister8 di Teemu Nikki su Iwonderfull.it

Il poliamore – termine entrato nell’Oxford English Dictionary nel 2006 per indicare “la pratica di impegnarsi in molteplici relazioni sessuali con il consenso di tutte le persone coinvolte” – viene trattato senza falsi perbenismi, ma con grande naturalezza, in Mister8, la serie finlandese ideata da Teemu Nikki dal 3 maggio disponibile su Iwonderfull.it e su Iwonderfull Prime Video Channel. Un grande successo all’ultima edizione di Canneseries dove ha vinto come miglior serie e si e aggiudicata anche il premio per il miglior attore protagonista. Otto episodi, ognuno della durata di 30 minuti, che partono con l’incontro casuale di Maria (Krista Kosonen) e Juho (Pekka Strang): entrambi sono in attesa di un partner che non arriva al tavolo di un ristorante deserto. Lei, amministratore delegato dell’azienda farmaceutica di famiglia, abituata ad avere tutto sotto controllo, ha deciso di rinunciare a trovare l’uomo ideale, ma di crearselo utilizzando 7 diversi partner molto diversi tra loro: il pompiere, il poeta, il personal trainer, il padre di due bambini, lo chef, il comico, un esperto di sopravvivenza.

 

 

A ognuno di loro Maria riserva un giorno della settimana, li convoca a riunioni intorno a un lungo tavolo dove possono cadere delle teste e da loro pretende l’assoluta onestà: nessuna menzogna è ammessa. Il rapporto è regolato da rigide regole a cominciare dalla sottoscrizione di un accordo che impone agli amanti di non essere gelosi l’uno dall’altro e di farsi vivi solo nel giorno a loro dedicato. Un vero e proprio rapporto di lavoro che, una volta superato il periodo di prova, prevede in cambio denaro e un lussuoso appartamento che diventa la loro nuova abitazione. L’incontro con Juho, il Mister 8 del titolo, rimescola inevitabilmente le carte perché Juho vorrebbe Maria tutta per sé ed è pronto a usare ogni mezzo per raggiungere il suo scopo. Mister 8 parte come una commedia romantica tradizionale (in un rigoroso bianco e nero), con uso di divertenti split screen, tableaux vivants per introdurre i vari personaggi ed espedienti da slapstick comedy per virare poco a poco al thriller, con atmosfere cupe e un umorismo nero che tengono alta la tensione. Un neo-noir che colpisce nel segno.