Lukas Jüliger: Unfollow

Il messia degli influencer – Unfollow, la graphic novel di Lukas Jüliger

Un ragazzino nasce dalla terra, e si ritrova letteralmente gettato nel mondo. Si comporta in modo strano, inafferrabile, trasmette fin da subito un senso di profondo distacco, quasi alienante. Poi si appropria di uno smartphone e parte per un viaggio, sia reale sia metaforico, che lo vede trasformarsi in una figura messianica, chiamata Earthboi, che fa largo ed efficace uso dei social media, e di un’app molto sui generis, per instillare nelle coscienze delle persone una nuova filosofia di vita basata su una profonda coscienza ambientale. Conosce Yu, un’influencer famosa a sua volta, con cui inizia una relazione, e dà vita a un movimento intorno alla sua persona. Finché il cerchio si chiude, in un modo tutto suo. Edizioni di Atlantide, una realtà con un catalogo estremamente interessante valorizzato da una grande cura per i libri come oggetto, debutta nel mondo dei fumetti con un’opera molto particolare ma, soprattutto, tremendamente attuale. Unfollow, di Lukas Jüliger (pag.168, euro 18,50) racconta il presente con una disinvoltura disarmante. Ne delinea i meccanismi e le dinamiche con tanta precisione pur senza risultare ermetico a chi, per età o per distacco volontario, non è completamente sul pezzo. Juliger parla chiaro, con una storia ricca di elementi fantastici ma in grado di mettere in scena la contemporaneità con la lucidità di un documentarista. Nel suo essere radicalmente alieno, Earthboi racchiude tutta la fragilità di un’umanità, la nostra, che vive in una società fatta di distanze e di distacco, solitudini che sbandano nel mondo con la paura di toccarsi troppo forte e rompersi nella loro commovente fragilità. Ed è proprio la fragilità la cifra profonda di Unfollow, nella caratterizzazione dei personaggi, spesso appesi a una psiche in un costante stato di precarietà, quanto nella rappresentazione del sistema ambiente, pericolosamente vicino a un punto di rottura dal quale non si torna indietro.

 

 

Il collante di tutti questi elementi è il protagonista, Earthboi, figura perfettamente archetipale del messia rockstar con un arco del personaggio da manuale nella sua ascesa e forse un po’ repentino nella sua discesa che comunque avviene in maniera contestuale e perfettamente sensata rispetto alla trama. Diversi sono gli elementi che aiutano a costruire l’atmosfera, dall’assenza di baloon, la narrazione è affidata a vignette e didascalie, alle scelte cromatiche, le tavole, salvo qualche variazione, sono costruite su diversi toni di uno stesso colore, per lo più rosa e blu, anche se l’elemento che più di tutti dà un’identità visuale all’opera di Jüliger è il suo tratto che ricorda per certi aspetti Tony Sandoval e per certi altri Miguel Angel Martin. Unfollow è un fumetto disturbante, forse perché riesce a toccare tasti tanto dolenti quanto reali del mondo in cui viviamo, con precisione asettica e mai sopra le righe.