Somebody Up There Likes Me di Mike Figgis racconta Ron Wood

“Non cambierei nulla, ad eccezione del fatto che terrei gli occhi un po’ più aperti. Sono stato nelle mani del destino per tutta la vita e mi sono trovato nel posto giusto al momento giusto”. Benvenuti nel viaggio alla scoperta del pianeta Ron Wood. Visto al London Film Festival (2019) e al Tribeca Film Festival (2020), il dcumentario di Mike Figgis (che aveva già dato prova della sua vena musicale con The Blues, la serie prodotta da Scorsese) è ora disponibile in dvd e Blu-ray Eagle Vision ( la versione Deluxe propone un volume di 40 pagine con immagini, dipinti e annotazioni di Wood, stampato in tiratura limitata e accompagnato da annotazioni di Paul Sexton).  Somebody Up There Likes Me è una fantastica cavalcata  in 50 anni di vita spericolata e storia musicale di Wood, dai Birds al Jeff Beck Group, dai Faces ai New Barbarians, fino a diventare una colonna dei Rolling Stones. Il film deve il titolo a una conversazione con il musicista sulla sopravvivenza alla sua deleteria abitudine al fumo: “Quando mi hanno operato il cancro, mi hanno tolto l’enfisema. Hanno detto che i miei polmoni erano come se non avessi mai fumato. Ho pensato che fosse un jolly piovuto dal cielo; lassù qualcuno mi ama, e anche qualcuno quaggiù”. Il documentario propone interviste inedite con gli altri Stones, Mick Jagger, Keith Richards e Charlie Watts, e anche l’incontro con un altro suo celebre compagno di band, nei Faces, Rod Stewart. Fra gli altri intervistati ci sono anche la moglie Sally Wood, la cantante Imelda May e l’artista Damien Hirst, circondati da esibizioni attuali e filmati d’archivio della pazzesca carriera di Ronnie. Le interviste si fondono con performance di Ron Wood alla chitarra e all’armonica, così come i momenti tranquilli e personali mentre dipinge nel suo studio. Uno dei vertici del film è rappresentato da una bellissima ed intima performance di Breathe On Me dal suo album solista del 1975 New Look.