Alla scoperta di Erkka Nissinen al Festival di Oberhausen

databaseworks2WC1709Ljpg-752x442-L’international Short Film Festival di Oberhausen, il più longevo dei Festival internazionali dedicati al cortometraggio, non delude mai. L’ultima edizione a una sofisticata rassegna dedicata al cinema in 3D chiamata The Third Image – 3D Cinema as Experiment sono seguiti gli omaggi a Ito Takashi, Erkka Nissinen, William Raban, Jennifer Reeder and Vipin Vijay, oltre allo screeening dei primi film in Super 8 girati da Derek Jarman. Fondato nel 1954 per dare spazio a formati e temi altri rispetto al cinema tradizionale, con incursioni in ambito musicale, televisivo, pubblicitario, artistico, il festival ha una storia importante alle spalle. È qui che nasce il Nuovo cinema tedesco nel 1962, quando ventisei giovani registi tedeschi (tra cui Alexander Kluge, Edgar Reitz e Volker Schlondorff) firmarono il Manifesto di Oberhausen in cui dichiaravano la nascita di un nuovo cinema libero da condizionamenti commerciali, culturali ed estetici, per creare film sperimentali lontani da generi narrativi consolidati. Tra gli autori presentati al festival nel corso del tempo (giunto quest’anno alla 62esima edizione) ricordiamo Roman Polanski, Chris Marker, Kenneth Anger, Agnes Varda, Doug Aitken, Zapruder Filmmakersgroup, Hitchcock che nel 1964 ricevette un premio per Gli uccelli giudicato “il più irritante errore di un affermato regista. Nell’attesa della prossima edizione, che sarà a maggio 2016 il festival è itinerante. La rassegna “Oberhausen on Tour” ha toccato in pochi mesi più di 50 città in 24 diversi paesi, passando da New York a Tallinn, da Londra a Mexico City per terminare il 10 ottobre con una doppia proiezione: a Lille, in Francia e a Muenster, in Germania. Quest’anno è nato anche un nuovo premio in collaborazione con e-flux, piattaforma dedicata alla diffusione e produzione di arte contemporanea, premio che si è aggiudicato l’artista messicano Bruno Varela. Non è solo Varela a distinguersi per un lavoro che riformula le “potenzialità dell’immagine in movimento nell’era della della circolazione planetaria dell’informazione”, come era scritto nelle motivazioni del premio.

 

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L’omaggio al regista finlandese Erkka Nissinen ha mostrato l’immaginario di un autore ancora non abbastanza conosciuto in ambito cinematografico, forse lo è maggiormente in ambito artistico, in grado di contaminare kitch e riflessione filosofica, sarcasmo e poesia, Buster Keaton e Monty Python. Nato a Helsinki nel 1975 nei suoi video i riferimenti alla storia del cinema si contaminano con le arti performantive e l’indagine sociologica. Un esempio su tutti è The social construction of reality. Il video sembra un tutorial in cui Nissinen (che è un ottimo attore che in questo caso indossa soltanto parrucca e baffi mentre in altri video lo vediamo indossare outfit molto più stravaganti) riflette sulle interazioni e i codici comportamentali che regolano la società. Seduto su un divano nell’attesa di incontrare un uomo a cui spiegare le regole sociali dice “Il corpo è un oggetto problematico. Deve essere lavato ogni giorno. Ha bisogno di un luogo in cui vivere, di abiti e cibo. Ha bisogno di fare sesso con regolarità. E tutto questo in cambio di dolore, denaro e tempo, in una parola: difficoltà. E poi c’è la relazione del corpo con la società. Bisogna esistere in un corpo e il corpo deve esistere nella società. Spero che questo video ti sia di aiuto per stabilire una buona relazione con il tuo corpo e la società.” L’arrivo di un uomo visibilmente disturbato munito di coltello mette però tutto in discussione. Nel video Vantaa (2008), il compositore Arnold Schönberg, che descrive se stesso come un “vero idiota”, è alla ricerca dello yogurt che mangia ogni giorno e che pare sia stato rubato da Karlheinz Stockhausen. L’ambientazione e il set, realizzato in computer grafica con fiori che cantano e che sorridono, ricordano i programmi per i bambini, anche se i riferimenti osceni e la situazione surreale allontana il video dall’immaginario infantile, e avvicina i Teletubbies al sarcasmdatabaseartistsAN1356Sjpg-220x180-o di Paul McCarthy. In Rigid Regime (2012), Nissinen si trasforma in una sorta di Forrest Gump senza braccia che arriva in un resort cinese per parlare di istanze libertarie alla comunità locale, mentre in Night School in una sorta di Guantanamo per la rieducazione di personalità deviate sono raccolti un travestito, un improbabile cuoco e un ancora più improbabile panda. I video di Nissinen sono stati presentati al Rotterdam Film Festival e in numerosi altri festival internazionali, tra cui Kumu Art Film Festival (Tallinn), Kassel Documentary Film and Video Festival, VIDEOEX Festival (Zurigo), e in mostre collettive e personali, ricordiamo solo le più recenti, la Biennale di Turku e la mostra God or Terror or Retro Dog al museo De Hallen ad Haarlem.