Il potere del denaro in Peachum – Un’opera da tre soldi di Fausto Paravidino

Un’operazione ambiziosa quella realizzata da Fausto Paravidino con Peachum – Un’opera da tre soldi, prodotta da Teatro Stabile di Bolzano e Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale,  in scena al Teatro Carignano fino al 5 dicembre e poi in tournée in tutta Italia. Un intento dichiarato fin dal titolo che non riguarda la messa in scena di L’opera da tre soldi che Bertolt Brecht e Kurt Weil trassero a loro volta da The Beggar’s Opera di John Gay (1728), ma Un’opera da tre soldi come se fosse una tra le tante possibili, ambientata ai giorni nostri come indicano i disegni sul muro à la Keith Haring e le scritte inneggianti alla libertà, all’anarchia e a Marx che si vedono non appena si entra in sala. «Questa è una storia d’amore. Questa è una storia che parla dell’uomo» ci viene detto nel prologo. E infatti al centro della vicenda c’è Jonathan Geremia Peachum (Rocco Papaleo), «una figura del nostro tempo – la definisce il regista – più ancora che del tempo di Brecht: dipende dal denaro senza neanche prendersi la briga di esserne appassionato, non è avido, non ambisce a governare il denaro, è governato dal denaro».

 

 

È un ricco commerciante di borse che ha coniato lo slogan «La borsa è la vita», interessato solo ad accumulare denaro e che utilizza gli immigrati – rappresentati da Gennaio Goldbless (Daniele Natali) e Filch (Davide Lorino) – per alimentare il commercio illegale di borse facendo credere alle persone di acquistare un falso mentre si tratta del marchio originale solo per fomentare la differenza di classe. Sposato con Costanza (Marina Folli), determinata come lui a fare soldi che le permettono di fare la bella vita attraverso quelli che definisce «i nostri negri», ha una figlia, Polly (Romina Colbasso) che, come la madre, lavora nel negozio di borse. Un giorno la ragazza si innamora perdutamente, perdutamente ricambiata, di Mickey (lo stesso Paravidino), un neonazista che con un gruppo di amici mette in atto una deliberata strategia della paura andando in giro a tagliare la gola agli immigrati. Quando colpisce uno dei “lavoratori” di Peachum, quest’ultimo si sente attaccato nella sua proprietà («i miei affari e mia figlia») e fa appello direttamente al sindaco (Iris Fusetti), chiedendo la testa di Mickey e prospettando, se non otterrà quello che vuole, la rivolta della piccola borghesia.

 

 

Una rilettura in chiave contemporanea che mischia abilmente i generi mantenendo l’opera con la musica suonata dal vivo da chitarra e basso elettrici, la tragedia (con tanto di morti ed effetti splatter in scena), il dramma e la commedia che vira alla farsa (con il deus ex machina finale) e che ha il merito di mettere il dito in molte piaghe della società in cui viviamo, ma che tra tradimenti («È un brutto mondo, tutti tradiscono tutti»), agnizioni, stalli alla messicana mette forse troppa carne al fuoco rischiando di apparire a tratti eccessivamente programmatica e smarrendo un po’ per strada la dichiarata intenzione di denuncia di un mondo in cui «la guerra dei ricchi contro i poveri non è mai stata così feroce» (ancora Paravidino nelle note di regia). 

 

Foto di Luca Guadagnini

 

Torino                Teatro Carignano                 23 novembre-5 dicembre 2021
Trieste               Politeama Rossetti                 9-12 dicembre
Rovereto           Teatro Zandonai                  14 dicembre
Ancona              Teatro delle Muse                 16-19 dicembre
Cortona             Teatro Signorelli                   20 dicembre
Lecce                  Teatro Apollo                          11 gennaio 2022
Foggia                Teatro Giordano                   12-13 gennaio
Barletta             Teatro Curci                            14-16 gennaio
Taranto             Teatro Fusco                           18-19 gennaio
Putignano        Teatro Comunale                   20 gennaio
Canosa               Teatro Comunale Lembo   21 gennaio
San Marino      Teatro Nuovo                           23 gennaio
Scandiano        Teatro Boiardo                      25 gennaio
Novellara          Teatro Tavaglini                    26 gennaio
La Spezia          Teatro Civico                           28-30 gennaio
Chiusi                                                                       1 febbraio
Rosignano       Teatro Solvay                              2 febbraio
Bologna            Teatro delle Celebrazioni     4-6 febbraio
Cesena              Teatro Bonci                           10-13 febbraio
Milano              Teatro Elfo Puccini              15-20 febbraio
Pergine (TN)   Teatro Comunale                   23 febbraio
Novara             Teatro Faraggiana                24 febbraio