Le virtù della necessità: ecco la Mostra del Cinema al tempo del Covid

Che sia un atto di coraggio o di incoscienza, un passo necessario o un passo falso a metà… difficile a dirsi. Come difficile sarebbe stato immaginare un programma differente per la Mostra del Cinema numero 77. Quella che qualcuno lancia come il primo festival del post-Covid e che invece è il primo festival durante l’emergenza Covid. Mascherine, mani impastate di disinfettante, distanza sociale, sedute a scacchiera, scanner per la temperatura, aree perimetrate…Il punto è che il pur ottimo programma infine allestito da Alberto Barbera per la 77ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica è ovviamente (non gli si fa nessun torto a dirlo) il frutto di un compromesso tra la necessità che si fa virtù e la virtù che abbraccia la necessità. Lo sappiamo bene, ci sono dei film di grandi autori che sono pronti e che hanno scelto di saltare il giro e aspettare un anno piuttosto che rischiare la carta veneziana (Moretti, Verhoeven, per citare i primi che vengono in mente). Così come ci sono dei film di autori grandi che nutrono un Concorso indubbiamente di alto livello, ma altrettanto indubbiamente privo di appeal. Con buona pace di cinefili e specialisti addetti ai lavori, già in fila (dietro di noi, sia chiaro!) per vedere Gitai, Kiyoshi Kurosawa, Mundruczó, Ann Hui, Ferrara, Wiseman e Lav Diaz…, va compresa la perplessità di quella parte di pubblico e osservatori che non sanno bene a cosa appigliarsi per vedere in questa Mostra un punto di partenza per un nuovo inizio. Oggettivamente, questo è lo stato dell’arte: se c’è una cosa che si può dire con assoluta certezza a proposito del programma della Mostra 77, presentato oggi da Alberto Barbera accanto al neopresidente della Biennale Roberto Cicutto, è che si tratta della fotografia di ciò che oggi il cinema può mettere sul piatto del mercato internazionale. Al di là delle patetiche incertezze delle altissime sfere, quelle che fanno un passo avanti e due di lato, palleggiandosi le date d’uscita dei loro presunti hit (caso Tenet docet…).
E allora proviamo a immaginare che magari può pure esser vero che la drammatica situazione abbia livellato i valori di mercato (partiamo tutti da zero) e metta un po’ tutti in condizione di giocarsi alla pari le proprie carte. E quindi ammettiamo senza problemi che il Concorso proposto da Barbera oggi è il concorso che ogni grande festival internazionale dovrebbe e potrebbe fare se nello stato abituale delle cose il sistema non fosse dopato dagli interessi del mercato, al netto delle dinamiche che stringono, costringono, modellano, deformano normalmente le selezioni festivaliere. È come se questa Mostra fosse stata fatta in vitro, in un ambiente asettico, nel tempo sospeso del mercato: senza produttori e distributori che bussano e spingono, senza uffici stampa e marketing che impongono, senza press agent e talent che sgomitano.
Sì insomma, questo è il Cinema oggi. Questa è la 77ma Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica. Fatta di film.

Di questi film:

Venezia 77
IN BETWEEN DYING di HILAL BAYDAROV
LE SORELLE MACALUSO di EMMA DANTE
THE WORLD TO COME di MONA FASTVOLD
NUEVO ORDEN di MICHEL FRANCO
AMANTS (LOVERS) di NICOLE GARCIA
LAILA IN HAIFA di AMOS GITAI
DOROGIE TOVARISCHI (DEAR COMRADES) di ANDREI KONCHALOVSKY
SPY NO TSUMA (WIFE OF A SPY) di KIYOSHI KUROSAWA
KHORSHID (SUN CHILDREN) di MAJID MAJIDI
PIECES OF A WOMAN di KORNÉL MUNDRUCZÓ
MISS MARX di SUSANNA NICCHIARELLI
PADRENOSTRO di CLAUDIO NOCE
NOTTURNO di GIANFRANCO ROSI
ŚNIEGU JUŻ NIGDY NIE BĘDZIE (NEVER GONNA SNOW AGAIN) di MAŁGORZATA SZUMOWSKA, coregia: MICHAŁ ENGLERT
THE DISCIPLE di CHAITANYA TAMHANE
UND MORGEN DIE GANZE WELT (AND TOMORROW THE ENTIRE WORLD) di JULIA VON HEINZ
QUO VADIS, AIDA? di JASMILA ZBANIC
NOMADLAND di CHLOÉ ZHAO

 

Lacci di Daniele Luchetti
Lacci di Daniele Luchetti

 

Fuori Concorso
LACCI di DANIELE LUCHETTI (Film di Apertura)
LASCIAMI ANDARE di STEFANO MORDINI (Film di Chiusura)
MANDIBULES di QUENTIN DUPIEUX
DI YI LU XIANG (LOVE AFTER LOVE) di ANN HUI
ASSANDIRA di SALVATORE MEREU
THE DUKE di ROGER MICHELL
NAK-WON-EUI-BAM (NIGHT IN PARADISE) di PARK HOON-JUNG
MOSQUITO STATE di FILIP JAN RYMSZA
SPORTIN’ LIFE di ABEL FERRARA
CRAZY, NOT INSANE di ALEX GIBNEY
GRETA di NATHAN GROSSMAN
SALVATORE – SHOEMAKER OF DREAMS di LUCA GUADAGNINO
FINAL ACCOUNT di LUKE HOLLAND
LA VERITÀ SU LA DOLCE VITA di GIUSEPPE PEDERSOLI
MOLECOLE di ANDREA SEGRE (Film di Preapertura)
NARCISO EM FÉRIAS di RENATO TERRA, RICARDO CALIL
PAOLO CONTE, VIA CON ME di GIORGIO VERDELLI
HOPPER/WELLES di ORSON WELLES
CITY HALL di FREDERICK WISEMAN

Proiezioni Speciali

30 MONEDAS – EPISODIO 1 di ÁLEX DE LA IGLESIA
PRINCESSE EUROPE di CAMILLE LOTTEAU
OMELIA CONTADINA di ALICE ROHRWACHER, JR

Orizzonti
MILA (APPLES) di CHRISTOS NIKOU (Film di Apertura)
LA TROISIÈME GUERRE di GIOVANNI ALOI
MEEL PATTHAR (MILESTONE) di IVAN AYR
DASHTE KHAMOUSH (THE WASTELAND) di AHMAD BAHRAMI
THE MAN WHO SOLD HIS SKIN di KAOUTHER BEN HANIA
I PREDATORI di PIETRO CASTELLITTO
MAINSTREAM di GIA COPPOLA
LAHI, HAYOP (GENUS PAN) di LAV DIAZ
ZANKA CONTACT di ISMAËL EL IRAKI
LA NUIT DES ROIS di PHILIPPE LACÔTE
THE FURNACE di RODERICK MACKAY
JENAYAT-E BI DEGHAT (CARELESS CRIME) di SHAHRAM MOKRI
GAZA MON AMOUR di TARZAN NASSER, ARAB NASSER
SELVA TRÁGICA di YULENE OLAIZOLA
GUERRA E PACE di MARTINA PARENTI, MASSIMO D’ANOLFI
NOWHERE SPECIAL di UBERTO PASOLINI
LISTEN di ANA ROCHA DE SOUSA
BU ZHI BU XIU (THE BEST IS YET TO COME) di WANG JING
ZHELTAYA KOSHKA (YELLOW CAT) di ADILKHAN YERZHANOV