A Crema Mostri – La dimensione dell’oltre fra sogno, esoterismo e fantastico

Nicoletta Ceccoli, Caelestis, 2020

Mental things are alone real.
William Blake

 

Mostri. La dimensione dell’oltre, sta ottenendo un meritato successo, al punto di dovere incrementare i giorni e gli orari di apertura ( https://www.culturacrema.it/).  Il Museo Civico di Crema e del Cremasco ospita fino al 12 dicembre la rassegna espositiva Mostri. La dimensione dell’oltre, a cura di Silvia Scaravaggi, una raccolta di 112 opere su carta, tra grafiche, libri e illustrazioni, dedicate alle figure del mostruoso nella letteratura e nell’arte, dall’Ottocento fino a oggi, molte delle quali prestate dallo storico dell’arte Emanuele Bardazzi. L’esposizione è una riflessione sulla potenzialità del mostro come tramite per un’altra dimensione. Non tratta il concetto in quanto deformità, negli aspetti della teratologia, indaga, invece, attraverso un percorso tra le più ricche espressioni dell’arte grafica e del libro illustrato, un’etica del superamento in cui si condensa una rivoluzione: l’accoglimento dell’alterità, l’ammissione di una realtà flessibile e fluttuante, affatto definitiva o rigida. (In apertura Franz von Stuck, Kämpfende Faune [Combattimento di fauni], 1889)

 

Takato Yamamoto, Sphinx, illustrazione per Divertimento for A Martyr, 2006

 

Il percorso della mostra si muove su due linee –un filone fantastico-onirico e un filone simbolico-esoterico –e indica, con l’immediatezza dell’iconico satiro di Austin Osman Spare, straordinario artista inglese, i riferimenti a cui tutto l’itinerario espositivo guarda. Accanto a Spare, nell’altezza dei risultati raggiunti, Marcel-Lenoire, Albert Welti, i fiamminghi James Ensor, Félicien Rops, Charles Doudelet. Centauri, sirene, streghe, spiriti e danze macabre popolano le pareti nelle immagini di incisori italiani e stranieri quali Raoul Dal Molin Ferenzona, Antonello Moroni, Marcel Roux, Carl Schmidt-Helmbrechts, Giulio Aristide Sartorio, Julius Klinger, František Kobliha, Francesco Nonni.Tra i libri sono esposti gli esemplari Tales of Mystery and Imagination di Edgar Allan Poe e il Faust di Goethe, entrambi illustrati da Harry Clarke, Il castello del sogno di Annibale Butti illustrato da Alberto Martini, Manhood di Ralph Nicholas Chubbe, Goblin Market di Christina Rossetti con le illustrazioni di Arthur Rackam, Der Golem di Gustav Meyrink illustrato da Hugo Steiner-Prag. Nella dimensione del sogno e della fantasia si incontrano le straordinarie figure selvagge di Maurice Sendakche negli anni Sessanta del Novecento pubblicava Where the Wild Things Are, i suoi mostri erano creature che riportavano a una origine selvatica e libera nella loro essenza. Accanto a questo straordinario capitolo dell’illustrazione contemporanea, Post-it Monster di John Kenn Mortensen e L’Ospite Equivoco (The Doubtful Guest) di Edward Gorey, poi i disegni dell’illustratrice Nicoletta Ceccoli che racconta l’oggi attraverso le rappresentazioni di personaggi delle fiabe o del mito, con i corrispettivi mostri, fino al segno di Matteo Giuntini dove si sovrappongono strati di significati e colore e infine a Jacopo Pannocchia con il suo cupo immaginario fatto di ibridazioni tra esseri viventi. Tre contemporanei chiudono l’esposizione con disegni originali e xilografie, Agostino Arrivabene, Edoardo Fontana e Francesco Parisi, artisti che, pur nella spiccata diversità, condividono una comune ispirazione: giungendo ognuno a risultati estremamente singolari, personali.

 

Austin Osman Spare, Satyrand Dead Baccha, 1921, xilografia di William Michael Roberts Quick, da Form

 

 

Félix Vallotton La cieca fortuna (d’après Giovanni Bellini), 1892,  frontespizio per Octave Uzanne, L’Art et l’Idée, Parigi, 1892