Al Museo della Figurina di Modena ci sono Sailor Moon e le sue “sorelle”

Fino al 16 luglio 2017 si può visitare al Museo della Figurina di Modena,  Parimpampùm. Le bambine magiche nelle figurine, mostra che approfondisce uno tra i più importanti temi narrativi che hanno caratterizzato il boom dell’invasione degli anime in Italia, attraverso l’esposizione di una serie di album e figurine risalenti a quegli anni. Presenti in mostra anche alcuni gadget, messi a disposizione da Cosmic Group. L’incantevole Creamy, Magica magica Emy, Sandy dai mille colori, Lulù l’angelo dei fiori, Ransie la strega, Magica Doremi, Sailor Moon (arruolata l’anno scorso dal Ministero della salute giapponese per una campagna rivolta alle ragazzine contro le malattie sessualmente trasmissibili) sono al centro della rassegna. Non potevano mancare le bambine magiche dei cartoni animati giapponesi (e non solo) con una loro sezione specifica, nella fortunata mostra 80-90. Televisione, musica e sport in figurina a cura di Francesca Fontana e Thelma Gramolelli.

Sailor Moon

Mahou Shoujo, Magical Girls, Puellae Magi comunque le chiamate, le “Maghette” sono una delle figure più ricorrenti nell’animazione giapponesi sin dagli albori negli anni ’60 . Negli Ottanta hanno conquistato anche il nostro Paese. Ragazze magiche che, grazie all’aiuto di folletti e oggetti magici assumono sembianze diverse per affrontare piccoli e grandi problemi quotidiani. In un periodo in cui in Giappone le donne stavano iniziando ad emanciparsi e il mondo si preparava all’avvento del girl power degli anni ‘90, tra tematiche sentimentali e componenti fantasy, queste eroine coraggiose percorrono quasi sempre un percorso iniziatico che alla fine le porta a raggiungere una nuova consapevolezza di sé e delle proprie capacità. La più celebre tra anime attinenti a questa specifica produzione è senza dubbio L’incantevole Creamy del 1983, in cui la piccola Yu si trasformava nell’affascinante teen-idol Creamy pronunciando la formula Parimpampùm. Yu Morisawa, una ragazzina di 10 anni come tante, un giorno scorge nel cielo una misteriosa arca, che nessun altro sembra in grado di vedere. Qui Yu incontra il folletto Pinopino che le dona una bacchetta magica di grande potere; l’oggetto andrà tuttavia restituito dopo un anno. A Yu si uniscono anche due esseri magici a forma di gatto, Posi e Nega, per vegliare su di lei e aiutarla ad utilizzare i nuovi poteri. Yu prova la sua nuova bacchetta, trasformandosi in una bellissima ragazza di 16 anni che soprannominerà Creamy Mami; quello non è tuttavia l’unico potere della bacchetta, in quanto Creamy è anche una bravissima cantante. Sfruttando queste sue nuovi doti, Yu, sotto le sembianze di Creamy, debutta nel mondo televisivo con grandissimo successo. Inizia così una doppia vita per Yu, costretta a nascondere i suoi poteri per evitare di perderli. Lo strepitoso successo della serie porterà poi alla produzione di un consistente merchandising diretto ad un pubblico di bambine e ragazzine e alla creazione, negli anni immediatamente successivi, di analoghe strutture narrative, come ad esempio in Magica magica Emy. Oltre a queste maghette, ovvero bambine che acquisiscono i poteri per un periodo limitato, tra cui ritroviamo anche Sandy dai mille colori, le tipologie di bambine magiche comprendono anche le streghette, provenienti da regni magici e dotate di poteri innati, come Bia, la sfida della magia, Lalabel, Lulù l’angelo dei fiori, Ransie la strega, Magica Doremi. Tra le eroine, invece, spicca Sailor Moon, in cui le guerriere combattono da sole le forze del male in assenza di una leadership maschile, eredità poi raccolta da Card Captor Sakura.