Con Stone Free alla Wall Of Sound di Alba si rievoca la Summer of Love attraverso i poster psichedelici

Fino al 10 settembre si può visitare (con ingresso gratuito) alla Wall Of Sound di Alba Stone Free, mostra di poster art psichedelica (presenti un gran numero di opere realizzate per i Fillmores di Bill Graham e il Family Dog di Chet Helms, e poi Gary Grimshaw, John Van Hamersveld, Martin Sharp, Hapshash, Gunther Kieser, Mati Klarwein, Alan Aldridge, Tom Wilkes). Milton Glaser, il guru della grafica, dette il suo imprimatur al movimento, disegnando nel 1967 un iconico poster (è l’immagine di apertura) dedicato a Bob Dylan, che fu allegato all’album Greatest Hits . In mostra anche i britannici Michael English e Nigel Waymouth, meglio noti come Hapshash And The Coloured Coat. Completano la rassegna fotografie di Herb Greene, Jim Marshall, Art Kane, Bob Seidemann, Ed Caraeff.  Le oltre 90 opere in mostra rievocano lo spirito della Summer of Love in occasione del suo 50° anniversario, presentando per la prima volta una selezione unica di poster originali americani, britannici ed europei. La rivoluzione psichedelica segnò anche una nuova età dell’oro per la grafica dei manifesti, che ebbe origine a San Francisco. Il rock riverberava sui manifesti e viceversa, tra forme libere, caratteri illeggibili, colori acidi, e fonti d’ispirazione che andavano dall’Art Nouveau alla Pop Art. L’impatto della psichedelia sul design non fu mai così totale come sulla grafica e la fotografia delle copertine di dischi, da Sgt Pepper dei Beatles a Their Satanic Majesties’ Request dei Rolling Stones, fino alla leggendaria banana gialla inventata da Andy Warhol per l’esordio dei Velvet Underground & Nico. Herb Greene fotografò i Jefferson Airplane contro un muro ricoperto di geroglifici nel suo studio per Surrealistic Pillow. Anche il genial Art Kane creò vere e proprie icone, da Dylan a Janis Joplin, ai Cream, alle Mothers di Zappa, agli Who.

 

Per Guido Harari:”La chiamarono psichedelia. Immaginazione, anticonformismo, individualismo e libertà erano le sue linee guida. Arte, musica, design, droghe, eventi multimediali e i light-show dei concerti crearono una speciale estetica che promuoveva l’espansione della coscienza, uno stato di sovraccarico sensoriale e una fede utopica in un futuro migliore a portata di mano. All You Need Is Love! Imagine!” Da assaporare la leggendaria colonna sonora d’epoca con Jimi Hendrix, Jefferson Airplane, Grateful Dead, Janis Joplin, The Byrds, The Doors, Cream, Beatles, Rolling Stones, The Who, Bob Dylan, Donovan, Vanilla Fudge, Creedence Clearwater Revival, Otis Redding, Aretha Franklin, Pink Floyd, Procol Harum, Santana, Small Faces, Traffic, Kinks e tanti altri…