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Leica Galerie Milano – Bryan Adams Exposed, ritratti dal mondo dello spettacolo, della moda e dell’arte

Fino al 9 luglio 2022, da Leica Galerie Milano (in via Giuseppe Mengoni 4), una mostra evidenzia il talento del rocker Bryan Adams, che negli ultimi vent’anni si è costruito una carriera parallela come fotografo che lo ha portato a firmare anche l’edizione 2022 del Calendario Pirelli. I suoi lavori sono stati pubblicati su British Vogue, L’uomo Vogue, American Vanity Fair, Harper’s Bazaar, British GQ, Esquire, Interview Magazine e i-D. È  anche uno dei fondatori della rivista Zoo Magazine, con sede a Berlino, per la quale pubblica regolarmente le sue fotografie. Il rocker canadese dopo un inizio da autodidatta, è diventato fotografo professionista verso la fine degli anni ’90:”Mi considero un ritrattista, un fotografo di moda, ho iniziato fotografando me stesso, quindi non ho mai pensato di darmi al reportage perché è un settore completamente differente. Sono decenni che fotografo i miei concerti, i miei tour, i miei incontri. Posso davvero affermare di avere un giornale per immagini della mia vita”. (In apertura Mickey Rourke, London 2005, © Bryan Adams).

 

Amy Winehouse, © Bryan Adams

 

La mostra, curata da Anke Dagenhard e Denis Curti, presenta ventotto opere di grande formato che approfondiscono proprio la sua carriera da ritrattista. Per l’appuntamento milanese, gli scatti di Bryan Adams si concentrano su protagonisti del mondo dello spettacolo, della musica, della moda e dell’arte, da Amy Winehouse a Ben Kingsley, da Kate Moss a Mick Jagger, da Pink a Lindsay Lohan, da Morrissey a Michael Jackson a molti altri ancora. Ai tradizionali ritratti in studio si contrappongono quelli meno convenzionali che testimoniano il rapporto di grande complicità che Adams è riuscito a instaurare con i suoi modelli – sono spesso amici di lunga data – e a scavare nella natura più intima dei suoi modelli. L’obiettivo della macchina fotografica di Bryan Adams è abbattere ogni barriera con la persona ritratta; la sua grande capacità è proprio quella di superare la distanza e abbracciare idealmente il soggetto, riuscendo a instaurare una vera e propria complicità.

 

 


Sir Ben Kingsley, London 2010, © Bryan Adams

 

 

 

Kate Moss, White coat, London 2013, © Bryan Adams