Prime zampate dell’Orso: aspettando la Berlinale 73

Inside di Vasilis Katsoupis

Poco più di un mese all’inizio della 73 Berlinale (dal 16 al 26 febbraio) e, in attesa della presentazione dei film in competizione (in calendario per il 7 febbraio), si succedono gli annunci delle sezioni di supporto, non meno importanti in un festival dalla vocazione metropolitana come questo. Già sappiamo che in Berlinale Special vedremo Infinity Pool di Brandon Cronenberg (immagine in apertura), #Manhole del grande giapponese Kazuyoshi Kumakiri (folgorante il suo esordio Kichiku alla fine dei ’90), e il nuovo Alex Gibney Untitled Boris Becker Documentary.

Perpetrator di Jennifer Reeder

Tra gli altri sono già stati annunciati in Panorama Perpetrator, “bloody coming-of-age” firmato da Jennifer Reeder, Inside del greco Vasilis Katsoupis con Willem Dafoe ladro d’arte, la fiaba dark argentina El castillo (The Castle) di Martín Benchimol e il romance triangolare Passionate di Ira Sachs. Nel Forum già sappiamo che troveremo, tra gli altri, il nuovo film di Vincent Dieutre This Is the End, Mammalia del rumeno Sebastian Mihăilescu, l’olandese Dearest Fiona di Fiona Tan, mentre in Generation avrà la sua prima mondiale l’opera prima dell’italiano Antonio Bigini La proprietà dei metalli.

 

La proprietà dei metalli di Antonio Bigini

I film di Berlinale Classic provengono dagli anni ’80 e ’90, come Il pasto nudo di David Cronenberg, che aprirà la sezione con il restauro in 4K, e Sogni d’oro di Nanni Moretti, ma ci saranno anche La donna di Parigi di Chaplin, che celebrerà il suo centenario, o Yoru no Kawa (Undercorrent) di Kōzaburō Yoshimura.

Lo spirito dell’alveare di Victor Erice

La Retrospettiva, intitolata “Young at Heart – Coming of Age at the Movies”, sarà invece dedicata alla fine dell’adolescenza e proporrà un percorso trasversale in questo genere sempre molto amato dai cinefili, con film scelti e presentati da alcuni registi: tra gli altri Aparajito di Sathiajit Ray (scelto da Aparna Sen), A nos amours di Maurice Pialat (scelto da Alice Diop), De Bruit et de fureur di Jean-Claude Brisseau (scelto da Nadav Lapid), Lo spirito dell’alveare di Victor Erice (scelto da Carla Simón), L’enigma di Kaspar Haurer di Werner Herzog (scelto da Mohammad Rasoulof), L’ultimo spettacolo di Peter Bogdanovich (scelto da M. Night Shyamalan), Manila di Lino Brocka (scelto da Lav Diaz), Prima della rivoluzione di Bernardo Bertolucci (Scelto da Martin Scorsese), Senza tetto né legge di Agnès Varda (scelto da Maren Ade), Gioventù bruciata di Nicholas Ray (scelto, ovviamente, da Wim Wenders), Racconto crudele della giovinezza di Nagisa Oshima (scelto da Luca Guadagnino), Splendore nell’erba di Elia Kazan (scelto da Pedro Almodovar), Touki Bouki di Djibril Diop Mambéty (scelto da Anderrahmane Sissako), Tre colori: Blu di Krzysztof Kieślowski (scelto da Juliette Binoche) e altri ancora.

Il Sito ufficiale della Berlinale 73