Sono a Oxford per motivi di studio e oggi mi sono fatta un giro al Balliol College. Fondato nel 1263, gode della reputazione di essere il college più vecchio della città. Una mastodontica struttura in mattoni immersa nel verde che è un inno alla tradizione e alla cultura. La sua storia comincia con un lord, una principessa e un vescovo: John De Balliol, uno degli uomini più fidati di Enrico III sposò la principessa scozzese Dervorguilla. Nel 1260, in seguito alla disputa con il vescovo di Durham, John De Balliol affittò una casa appena fuori dalle mura di Oxford e pagò il vitto a sedici studenti poveri perché vivessero lì. Alla sua morte la moglie si assicurò chegli scolari avessero abbastanza denaro per continuare gli studi. Oggi il college conta oltre 600 studenti tra Undergraduates e Graduates e può fare vanto di aver ospitato quattro premi Nobel, tre primi ministri britannici e una bella fetta di classe dirigente passata e presente. Un universo che pare cristallizzato, immutabile e che si può osservare comodamente seduti da una delle numerose panchine di legno che popolano i giardini. In realtà ci si accomoda su dei veri e propri memoriali in onore di studenti caduti in guerra. Appoggi la schiena sul nome di un ragazzo di 19 anni che è morto in Kuwait una manciata di anni fa e ti trovi a pensare che magari lui passava spesso di qui, che questo angolo gli piaceva. Si chiamava Alexander ed è andato a morire nel deserto a migliaia di chilometri da casa. Qui, dalla sua panchina, nel suo college, senza conoscere il suo volto, ti rendi conto che è stato uno spreco intollerabile.