Un viaggio bellissimo, l’emozione di ripercorrere una carriera formidabile grazie a documenti eccezionali. Donato nel 2019 all’Accademia dei Filodrammatici dalla stessa Franca Valeri e pubblicato online, il Fondo si può consultare qui.
La sezione del sito a esso dedicato offre la possibilità di leggere le descrizioni di tutti i materiali e di vedere un’ampia selezione di fotografie e di riproduzioni dei documenti più importanti, oltre alla descrizione metodologica su come il Fondo è stato ordinato. L’archivio comprende fotografie, copioni, lettere, disegni e bozzetti, locandine, onorificenze e molto altro ancora e copre tutto l’arco cronologico dell’attività professionale dell’artista, dal 1947 al 2019. Il materiale, schedato e riordinato da Lucia M. Fagnoni, si compone di oltre 2200 fotografie di scena, personali e di altri soggetti, di centinaia di copioni di opere teatrali, di film, di trasmissioni radiofoniche e televisive, di 19 locandine di grande formato e altre di varie dimensioni, di 26 bozzetti di abiti di scena e schizzi di acconciature, di 72 disegni e tre album, di 9 spartiti, di 50 lettere ricevute e inviate da Franca Valeri e dal padre Luigi Norsa, e ancora di 26 onorificenze e diplomi e materiale vario.
“È un rapporto che non conosce interruzioni quello tra Franca Valeri e l’Accademia dei Filodrammatici , istituzione di cui è stata socia per sessant’anni, ruolo già appartenuto al padre e ora tramandato alla figlia. Nel marzo 2019 Franca Valeri è stata nominata dal Consiglio dell’Accademia ‘socia onoraria’ carica di grande prestigio che è stata assegnata nel tempo ad altre selezionate personalità della cultura e della politica italiana (ndr Vincenzo Monti, Alessandro Manzoni, Vittorio Emanuele II, Giuseppe Garibaldi, Eleonora Duse e Gabriele D’Annunzio). Ha voluto poi fare all’Accademia un ultimo e straordinario regalo, ovvero tutto il suo archivio personale che racconta oltre settant’anni di professione, la cui storia ha accompagnato quella sociale dell’Italia che ha spesso documentato, rappresentandone i suoi aspetti più grotteschi”.
Antonio Chiodi, presidente dell’Accademia dei Filodrammatici