Si sta svolgendo in queste settimane il progetto Linea 1201, promosso dall’associazione Atla(s)Now, a cura di NOS Visual Arts Production e realizzato con il contributo della Fondazione Cultura e Arte, ente strumentale della Fondazione Terzo Pilastro – Internazionale. Si tratta di un programma di residenza diffusa dell’artista Angelo Bellobono che farà tappa, da giugno a settembre, presso quattro “Campi Base” scelti come luoghi significativi sia per la diversità geologica che per il posizionamento geografico e simbolico che li caratterizza. Il numero “1201” che dà il titolo al programma rappresenta la lunghezza della catena montuosa, dal limite sud dell’Aspromonte calabrese, fino al Monte Maggiorasca in Liguria. “Le terre alte –commenta Bellobono –richiedono un patto di reciproca appartenenza dettata dal corpo, e dagli sforzi che questo compie per conoscerle e viverle in modo sostenibilmente produttivo e visionario”. Con Linea 1201, l’artista prosegue un’indagine già avviata sulle aree rappresentative del Mediterraneo, pensato come un grande “lago di montagna” incastonato tra le vette che lo incorniciano e di cui la dorsale appenninica rappresenta metaforicamente una nave che lo attraversa. Questa linea altalenante, che unisce le cime nel corso di 1201 km, è già stata interamente percorsa a piedi da Bellobono nell’estate 2018, quando l’artista ha dedicato un mese a percorrere in “salita e discesa” ognuna delle vette più alte per raccoglierne le terre diverse, simboli delle loro identità differenti, per farne poi un quadro cui ha dato il nome di Monte Appennino. Il progetto di residenze itinerante di Angelo Bellobono sta attraversando l’Appennino in quattro tappe per investigare e raccontare le terre alte dell’Italia mediante l’arte, in dialogo con altri artisti, esperti e appassionati. Durante il percorso, l’artista produrrà una nuova serie pittorica, dove la pratica en plein air dei grandi pittori ottocenteschi sarà la chiave per raccontare un’Italia nascosta e promuovere un’idea di turismo culturale lento e consapevole, che diventa sempre più impellente favorire. A conclusione del progetto sarà pubblicato un libro edito da viaindustriae publishing e a cura di NOS, in cui confluiranno riflessioni sull’esperienza e un racconto sul paesaggio.Di importanza centrale sono anche le iniziative aperte al pubblico organizzate in occasione di ogni tappa, come escursioni e workshop, che permetteranno alle persone di condividere insieme all’artista percorsi, riflessioni e visioni.
Si è iniziato dal 22 al 28 giugno con la Capanna Moulin sul Monte Marrone, il primo Campo Base ad accogliere Angelo Bellobono per una settimana di lavoro pittorico immerso nel paesaggio delle Mainarde, gruppo montuoso aspro e selvaggio che unisce i confini di Lazio e Molise. Costruita dal pittore francese Charles Moulin nella prima metà del Novecento, come dimora per ritirarsi in eremitaggio pittorico e spirituale, e oggi ripristinata dal Comune di Rocchetta a Volturno, che l’anno scorso ha dedicato a Charles Moulin un prezioso Museo presso la frazione di Castelnuovo al Volturno, dove si trova anche la tomba dell’artista, la Capanna è ritornata ad essere, per la prima volta, con Linea 1201, nuovamente “studio d’artista”. Da ieri fino al 2 agosto si svolge la seconda tappa dell’escursione d’artista al Monte Alpi – Latronico (Basilicata). Poi toccherà a Valle del Samoggia, Bazzano (Emilia – Romagna) dal 7 al 13 settembre e ai Monti della Laga, Amatrice (Lazio) dal 21 -27 settembre (qui con Angelo Bellobono ci saranno altri artisti in residenza: Davide D’Elia, Beatrice Meoni e Chris Roccheggiani). Le fotografie sono di Stefano Ardito.
Guardare un paesaggio da lontano e dipingerlo senza incontrarlo e attraversarlo, rappresenta un’impressione, un esercizio di linee e macchie più o meno virtuoso. Nel momento in cui lo si attraversa il paesaggio si disintegra alla vista e si ricompone con i nostri sensi, i nostri passi, il nostro corpo. Immaginazione e ricordo si fondono. (Angelo Bellobono)
Per informazioni:https://www.nosproduction.com/linea-appennino-1201-nos-production http://www.angelobellobono.com/. Nel corso del progetto sui canali Instagram e Facebook di NOS Visual Arts Production è inoltre possibile seguire, a cadenza regolare, il diario on line dell’esperienza.