Avevano detto che le nuove tecnologie democratizzano la cultura. Quello
che non ci hanno detto è che su internet il lavoro intellettuale non vale più
niente.
Avevano detto che i new media creano l’uomo nuovo. Quello che non ci
hanno detto è che l’uomo nuovo è incapace di concentrarsi per più di otto
secondi.
Avevano detto che le nuove tecnologie stimolano la socializzazione. Quello
che non ci hanno detto è che i social media incentivano la solitudine di
massa.
Avevano detto che le nuove tecnologie rendono liberi. Quello che non ci
hanno detto è che saresti diventato schiavo del tuo smartphone.
Avevano detto che con le nuove tecnologie potevamo pensare fuori dagli
schemi. Quello che non ci hanno detto è che saremmo rimasti incollati agli
schermi.
Avevano detto che con le nuove tecnologie potevi inventarti nuovi lavori.
Quello che non ci hanno detto è che saremmo diventati stagisti per sempre.
Avevano detto che le nuove tecnologie danno una voce a tutti. Quello che
non ci hanno detto è che il rumore di fondo della rete rende ciechi, sordi e
indifferenti.
Avevano detto che internet ci avrebbe trasformato in scrittori, registi,
musicisti. Quello che non ci hanno detto è che nessuno avrebbe letto,
ascoltato, guardato il nostro lavoro.
(da Critica della Retorica Tecnologica di Matteo Bittanti, 2014)
CRITICA DELLA RETORICA TECNOLOGICA from Matteo Bittanti on Vimeo.
Da non perdere il Convegno
Verso la XXI Triennale
Per una critica della ragione tecnologica
Il mondo che verrà, il mondo come è già
A cura di Matteo Bittanti e Gianni Canova
23 – 24 gennaio 2015