In Rex (Contrasto, pag.196, euro 45, in inglese), Canepari racconta con testi e immagini la storia di due sorelle (Claressa e Briana) che vivono a Flint, nel Michigan, che il fotografo americano ha seguito per cinque anni realizzando anche il film T-Rex e la web serie interattiva Flint is a place. La vera protagonista del libro è Flint, cittadina tristemente famosa per l’alto tasso di povertà, per il disagio sociale e per la criminalità diffusa. E dove Michael Moore ha girato Roger and Me, suo documentario d’esordio, incentrato sulla chiusura della General Motors di Flint che, tagliando 35mila posti di lavoro, ha devastato il tessuto sociale della città.
Con Rex scopriamo la vita di Claressa: ha solo ventuno anni ed è più grande di Briana di appena diciotto mesi, ma la loro esistenza è stata dura fin dall’infanzia. Il padre in prigione per gran parte della loro vita, la madre tossicodipendente. La loro storia non è molto diversa da quella della maggior parte degli abitanti di Flint. Con una sola, significativa differenza: all’età di undici anni Claressa si è iscritta a una palestra del posto e ha cominciato ad allenarsi sul ring. Nel 2012, è stata la prima donna che si è aggiudicata la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra nell’anno del debutto del pugilato femminile tra le discipline olimpiche. Claressa, il cui nome sul ring è “T-Rex”, ha confermato il proprio primato alle Olimpiadi di Rio del 2016 aggiudicandosi la seconda medaglia d’oro consecutiva. Il riscatto fra le dodici corde è un classico di ogni epoca e nel libro risalta ancora di più perché le fotografie di Canepari mostrano anche la vita di Briana, intrappolata nelle sabbie mobili di Flint, un luogo senza lavoro e senza risorse. Risse. Droga. Briana non finisce gli studi e si ritrova a crescere da sola un figlio di due anni mentre l’uomo con cui lo ha concepito è in prigione. Se Claressa è l’eccezione, Briana è la regola, ma è forte, ha carattere, non molla.
La boxe mi tiene con i piedi per terra. E anche la mia famiglia lo fa, mi fa pensare che sono ancora una persona normale. E poi stare con Rell mi ricorda che sono una ragazza! Che ho bisogno di amore, immagino… So che Briana e il mio fratellino Peanuts potrebbero avere una possibilità fuori da Flint. Sono loro che voglio portare con me.
Claressa
Ho intenzione di aprire un’attività di baby-sitting. Sarò una sorta consulente per i bambini in difficoltà, perché io stessa sono una ragazza in difficoltà. E so che nessuno cerca di capire i bambini in difficoltà. Io lo faccio. Quindi, li posso aiutare. Voglio che mia sorella Claressa abbia i suoi soldi e io i miei.
Briana