Il XX secolo di August Sander

Segretaria presso la Radio della Germania Occidentale a Colonia, 1931
Segretaria presso la Radio della Germania Occidentale a Colonia, 1931

Ho incominciato i primi lavori della mia opera Uomini del XX secolo nel 1911, a Colonia, mia città d’adozione. Ma è nel mio paesetto del Westerwald che sono nati i personaggi della cartella. Queste persone delle quali io conoscevo le abitudini fin dall’infanzia mi sembravano, anche per il loro legame con la natura, designati apposta per incarnare la mia idea di archetipo. La prima pietra era così posta, e il “tipo originale” mi servì da referente per tutti quelli che ho trovato in seguito per illustrare nella loro molteplicità le qualità dell’universale umano.

August Sander

 

 

 

 

Soldato, 1940
Soldato, 1940

A Genova, Palazzo Ducale propone fino al 23 agosto Ritratto del XX secolo, retrospettiva di uno dei massimi fotografi tedeschi del secolo scorso: August Sander. Sono oltre cento le immagini selezionate da tutti i suoi lavori. Si comincia dalla sua serie più famosa Uomini del XX secolo, che offre uno spaccato della società del suo tempo non limitandosi a ritrarre personaggi famosi ma persone di tutte le età e di tutte le classi sociali. La sezione Uomini del XX secolo è suddivisa in 7 sottosezioni che presentano varie categorie umane: I Contadini, Gli abili Commercianti, Le Donne, Classi sociali e Professioni, Gli Artisti, La Città, Gli Ultimi. Con Studi, l’Uomo ha approfondito la sua ricerca sul ritratto combinando dettagli di mani e volti in collage di grande formato. Nella fotografia di paesaggio ha cercato il “carattere” di molte regioni, occupandosi della società e della natura,  scrutando con l’obiettivo anche su dettagli geologici e botanici.

 

 

Mano di contadino 1911-1914
Mano di contadino
1911-1914

Sander aveva scoperto la fotografia a 14 anni quando lavorava in miniera e gli capitò di aiutare un professionista. Da quel momento divenne la sua passione, ma per sopravvivere a Colonia, dove viveva con la moglie Anna,  si arrangiava con matrimoni, battesimi, compleanni. Nel fine settimana viaggiava per riprendere luoghi da vendere a riviste, ma appena ne aveva la possibilità si dedicava alle sue ricerche, allo studio delle persone, al lavoro di ingrandimento dei dettagli, mani, nasi, volti, bocche. Il suo progetto era di costruire un “ritratto universale dell’umanità” attraverso i tedeschi contemporanei, scelti per identità, lavoro, condizione sociale, appartenenza. Pur essendo attivo dal 1910, Sander ha dovuto attendere 1955 e la celebre mostra del MoMa The Family of Man perché il mondo riconoscesse la sua grandezza.