Il 2025 è ormai leggero, gli restano ancora pochi giorni da spendere e, come da tradizione, bilanci d’ogni sorta spuntano come funghi nel bosco in autunno. Restando in tema di bilanci e tradizioni, è giunto un’altra volta il momento di elencare cinque fumetti da non perdere. La lista, che come al solito non pretende di essere né esaustiva né incontestabile, è variegata: abbiamo fumetti italiani, americani, manga, abbiamo novità ma anche due riedizioni di materiale che da troppo tempo mancava sul mercato. Forse quel che manca è l’opera che scatena l’effetto wow, quella che crea un hype del tutto giustificato e si piglia la vittoria a mani basse. Si compensa, tuttavia, con tante storie interessanti e di qualità. Eccole:

Daisuke Igarashi – Designs – Coconino Press
La fantascienza di Daisuke Igarashi è colta, pensata e visivamente molto elegante, un manga di classe che unisce la profondità al ritmo, completo sia a livello di scrittura, interessante il lavoro sui personaggi non umani che si innesta su una trama solida e uno storytelling liscio e scorrevole senza tempi morti. Designs è un’opera di alto livello e sui generis, in grado di parlare agli appassionati del fumetto giapponese ma di andare anche oltre.

Massimo Carnevale e Lorenzo Bartoli – L’arte di Massimo Carnevale vol.1 – Uomini e Topi – Editoriale Cosmo
Massimo Carnevale è un artista immenso con un curriculum infinito e una sfilza di premi lunga quanto un papiro. Il primo volume che raccoglie il meglio delle sue storie, pubblicato da Editoriale Cosmo, riporta al pubblico alcuni lavori molto belli di Carnevale, realizzati in tandem con il compianto Lorenzo Bartoli, in particolar modo alcuni racconti dalle atmosfere cyberpunk che ci ricordano che il fumetto indipendente italiano, un tempo, era magari meno glamour ma senza dubbio vivo e ribollente, un luogo di sperimentazione in osmosi con altri media.

Scott Snyder & Nick Dragotta – Absolute Batman – Panini Comics
Il bilancio della linea Absolute di DC Comics, che riscrive alcuni dei personaggi che sono il volto della casa editrice, è per lo più positivo. Su una serie di testate di qualità spicca Absolute Batman forte non solo di un protagonista impresso a fuoco nell’inconscio collettivo ma anche di una scrittura rapida e incisiva e di un tratto godibile che offrono al lettore la riscrittura più convincente di tutta la linea finora. L’uomo pipistrello ruvido, imponente e rabbioso, più sporco e meno ricco della sua controparte classica, buca lo schermo e diverte, vien voglia di leggere le successive, adrenaliniche avventure per sapere come va a finire. E chi ha già letto l’annual che è uscito negli Stati Uniti, in cui Batman pesta i suprematisti bianchi a suon di mosse di wrestling splendidamente illustrate da Daniel Warren Johnson, fumetto che ha fatto discutere e arrabbiare più di un fascista, sa che ci sarà da divertirsi.

Moebius & Jiro Taniguchi – Icaro – edizione integrale – Coconino Press
Un fumetto di Moebius e Taniguchi insieme non dovrebbe aver bisogno di presentazioni. Due mostri sacri del fumetto di due continenti diversi s’incontrano per una collaborazione che per certi versi funge da precursore a contaminazioni non dissimili come il successo in terra nipponica di Nicolas De Crecy, l’omaggio agli stilemi del manga di Bastien Vivès, il suo Last Man, o i capitoli della saga di Saint Seiya, in corso di pubblicazione, realizzati da Jerome Alquiè e Arnaud Dollen sotto la supervisione e a partire dal soggetto di Masami Kurumada stesso, che li considera canonici. Ma l’importanza di Icaro non è solamente storica, l’opera è di alto livello da tutti i punti di vista, con tavole spettacolari e una scrittura che funziona per una sinergia felicissima e non scontata visto il team creativo composto da due autori singoli completi e abituati a lavorare benissimo da soli. Un recupero doveroso.

Brian K. Vaughn e Marcos Martin – Barrier – Bao Publishing
Barrier è un fumetto che cattura lo spirito del tempo, che si pone sulla ferita sanguinante che è il confine politico tra l’America razzista e quella dei migranti e, pur con un espediente semplice, compie l’eresia di farli comunicare e di far loro trovare un piano di comunicazione, di necessità comune dove scoprono di essere tutti e anzitutto umani. Il motore narrativo è fantascienza, con la scrittura funzionale di Brian K. Vaughn che porta a casa la sceneggiatura senza fatica e con il tratto di Marcos Martin, pieno di un sense of wonder psichedelico che costruisce tavole ricchissime, valorizzate da un formato a striscia poco consueto ma efficace. Semplice ma potente.


