Con il progetto The World’s Fastest Place la fotografa tedesca Alexandra Lier ha deciso di rendere omaggio a una razza di piloti in via d’estinzione. Presso le saline di Bonneville (una sterminata pianura di 260 km² coperta da uno strato di sale nel nord-ovest dello stato dello Utah) si riunisce una tribù unica. Piloti che si ritrovano per mostrare la loro passione incredibile nella creazione di macchine potenti, pronte per andare a caccia di record di velocità assoluta. Dal 1896 si svolgono regolarmente gare e competizioni di ogni tipo, dalle biciclette ai bolidi lanciati a mille chilometri orari nella Bonneville Speedweek, tutto per vincere il titolo del più veloce al mondo. Ogni anno vengono tracciati sul suolo salato tre diversi circuiti: il primo è un rettilineo di 16 km utilizzato per il record assoluto di velocità su terra, il secondo un ovale di 16-19 km impiegato per le prove di durata e infine un rettilineo di 8 km per i record dei veicoli più “lenti”. Alla salina arriva ogni anno una variegata umanità, dagli speedseekers che hanno a cuore solo il numero dei cavalli, l’odore di benzina e olio bruciato, ai tifosi in camper, ai meccanici che aprono officine provvisorie. Meraviglioso non-luogo, a Bonneville può pure capitare di imbattersi in un incongruo “negozio” di caramelle circondato da centinaia di chilometri di nulla.
