Una SIC dinamica e determinata, quella che si svolgerà durante Venezia82: molto al femminile e con una certa propensione per la contaminazione tra pop e ricerca espressiva, sguardo concreto sul tempo storico presente e astrazione stilistica. A vederla sulla carta e a sentirla nelle parole di presentazione della Delegata Beatrice Fiorentino (il video lo trovate a fine pagina), la 40ma Settimana Internazionale della Critica (SIC per gli amici) sembra molto in forma: aggrappata alla contemporaneità del cinema, funzionale a tutto ciò che determina l’idea di un filmare fresco e dinamico, come si addice alle opere prime di cui la sezione si occupa. Ben due italiani in selezione sono già un segnale incoraggiante, considerato il momento altamente critico del nostro cinema e considerata la cronica difficoltà per la SIC di accedere a opere prime nazionali di livello che non siano già state cooptate dalle sfere più alte di Venezia e di altri lidi: Agon di Giulio Bertelli narra la storia di tre atlete che, tra tiro a segno, scherma e judo, si preparano ai Giochi Olimpici di Ludoj 2024, mentre Waking Hours di Federico Cammarata e Filippo Foscarini è un documentario che sta sul filo di un confine assieme a un clan di passeurs afgani che vive nell’attesa di persone da traghettare dall’altro lato del confine. In apertura una immagine tratta da Ish di Imran Perretta.

Punti solidi di una selezione che la sezione organizzata dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (delegazione nuova, composta da Matteo Berardini, Marianna Cappi, Francesco Grieco e Marco Romagna) che per il resto si muove tra Francia, Sudan, Grecia, Algeria e un paio di incursioni nel Regno Unito. Stereo Girls (Les Immortelles) di Caroline Deruas Peano apre la selezione (fuori concorso) con un viaggio tutto femminile alla fine della giovinezza nel Sud della Francia degli anni ’90, mentre la chiusura sarà 100 Nights of Hero della regista inglese Julia Jackman, rilettura in chiave queer della figura di Sherazade in una commedia tratta dall’omonima graphic novel. In mezzo ci sono Cotton Queen di Suzannah Mirghani, storia di una adolescente sudanese cresciuta in un villaggio di coltivatori di cotone tra racconti eroici di resistenza al colonialismo; Gorgonà di Evi Kalogiropoulou, rilettura in chiave moderna pop del mito greco; Ishi di Imran Perretta, altro film inglese, in cui si racconta la storia di due dodicenni della periferia londinese che devono tenere salda la loro amicizia a fronte delle drammatiche vicende in cui sono coinvolti; l’algerino Roqia di Yanis Koussim, storia di uno smemorato che dopo un incidente torna a casa e non riconosce più nessuno; e l’inglese Stright Circle di Oscar Hudson, che tra Beckett e Kafka, Tati e Lynch (secondo le parole di Beatrice Fiorentino) racconta lo sbandamento di due soldati persi su sul remoto confine di un vasto deserto che non ricordano più quale sia la propria fazione. Ai 9 film della SIC si aggiungono poi i 9 cortometraggi italiani di SIC @ SIC, ovvero Short Italian Cinema @ SIC, sguardo non meno importante di una sezione che evidentemente insiste sul cinema italiano e sul sul futuro, che sarà aperto da Fabio Bobbio con Restare e chiuso da Simone Massi con Confini, canti, entrambi fuori concorso.

Questo nell’insieme il programma della Settimana Internazionale della Critica a Venezia 78:
SIC
AGON di Giulio Bertelli (Italia, Stati Uniti, Francia)
COTTON QUEEN di Suzannah Mirghani (Germania, Francia, Palestina, Egitto, Qatar, Arabia Saudita)
GORGONÀ di Evi Kalogiropoulou (Grecia, Francia)
ISH di Imran Perretta (Regno Unito)
ROQIA di Yanis Koussim (Algeria, Francia, Qatar, Arabia Saudita)
STRAIGHT CIRCLE di Oscar Hudson (Regno Unito, Sud Africa)
WAKING HOURS di Federico Cammarata, Filippo Foscarini (Italia)
STEREO GIRLS di Caroline Deruas Peano (Francia, Canada – apertura – fuori concorso)
100 NIGHTS OF HERO di Julia Jackman (Regno Unito – chiusura – fuori concorso)
SIC @ SIC
ARCA di Lorenzo Quagliozzi
FESTA IN FAMIGLIA di Nadir Taji
MARINA di Paoli De Luca
LA MOTO di Matteo Giampetruzzi
EL PÜTÌ PÈRS di Paolo Baiguera
THE PØRNØGRAPHƏR di HARIEL
SANTE di Valeria Gaudieri
RESTARE di Fabio Bobbio (apertura – fuori concorso)
CONFINI, CANTI di Simone Massi (chiusura – fuori concorso)


