L’idea all’origine di Fuori rotta (quattro giorni di musica buona a Stromboli) poteva restare una visione come tante, di quelle che nascono a tarda sera, dopo aver fatto il pieno di note e magari di vino, e invece è diventata realtà: una mini rassegna, dall’8 all’11 giugno, pensata e voluta da un gruppo di amici che con l’isola e con alcuni musicisti della scena indipendente ha un legame viscerale.
Primo fra tutti: Michele Mozzati, della coppia Gino e Michele, che a Stromboli va da tempi non sospetti con l’amico Gino e tutta la storica carovana degli anni d’oro del Teatro dell’Elfo, da Gabriele Salvatores a Lucia Vasini. È lui che negli ultimi anni ha iniziato a ospitare gli amici musicisti e che ha trascinato tutti in questo progetto: «Siamo innamorati dello stare insieme e della musica», spiega Michele. Senza contare che Stromboli, non solo è fuori dalle grandi rotte ma «è un’isola con il fuoco dentro. E la musica di questi musicisti è uguale: fugge dagli schemi e ha il grande fuoco della qualità e della libertà». Per intendersi meglio, aggiunge: «È musica alta, ma popolare. In fondo è tutta la vita che io e Gino cerchiamo di fare cose alte ma popolari».
Il programma parla da solo: da mercoledì 8 a sabato 11 sono attesi, in luoghi diversi, Sara Loreni, Folco Orselli e i Village H (gli attesi Gatti mezzi sono slittati al 2017) con gran finale al Porto di Scari in cui il mondo musicale di ciascuno si mescolerà con quello degli altri. Folco Orselli, il cantautore milanese fresco di un nuovo album da fuoriclasse, Outside is my side, è pronto a sperimentare: «È una bella occasione per conoscersi tra colleghi outsider e divertirsi a contaminarsi».
Il mix è garantito: se Folco è la voce blues delle notti milanesi, Sara Loreni porta le sonorità elettroniche alla parmigiana, mentre i Village H le note della musica blues, bossanova e swing mescolate alla roots music made in Brescia. E a chi pensa si tratti di una miscela troppo metropolitana e contemporanea per le calde atmosfere stromboliane fuori dal tempo, Folco risponde: «Credo che il blues abbia un linguaggio universale, è qualcosa che ti infila una mano nell’anima e te la massaggia. Finora mi sono trovato bene ovunque. Se c’è preclusione nei confronti dei cantautori, con il blues sparisce perché è un tempo musicale affine a tutte le latitudini e gli umori». Ma, a parte la familiarità di alcuni, come mai un raduno di musica indipendente proprio a Stromboli? «Ho conosciuto l’isola attraverso Gino e Michele quando abbiamo lavorato alle musiche del loro spettacolo teatrale Passati col rosso. Al rientro, sulla nave, Michele mi ha detto con la sua parlata tipica: “Cazzo, Folco, devi guardare assolutamente il vulcano dal ponte: se lo guardi tornerai”. Io l’ho fissato finché non l’ho visto più. Sarà per questo che ritorno…».
Un ritorno per molti che diventa anche una festa aperta a chi non conosce ancora l’isola: «Quello che consiglio – spiega Michele – è di prendere il traghetto e venire qui a godersi uno spicchio di vacanza anticipata, ospiti degli stromboliani (sulla pagina facebook dell’evento gli indirizzi utili) e accompagnati dalla musica dal vivo. Qui, con il vulcano sempre attivo, c’è un’energia unica, ancora più bella in questa stagione».
E se vi chiedete cosa ci sia davvero dietro Fuori rotta, la risposta è semplice: «Non c’è nessun calcolo, solo la voglia di stare bene tra amici e fare musica buona. Sto cercando uno sponsor piccolo per rientrare almeno nelle spese tecniche. Ma comunque vada, ci divertiremo».
Ascolta gli artisti di Fuori rotta:
Folco Orselli: Outside is my side (full album)
Sara Loreni: Dovresti alzare il volume
Village H: Bossa Dorado Village
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