Chi ha visto a teatro Gino Castaldo ed Ernesto Assante confrontarsi, raccontare la storia del rock, ne ha potuto apprezzare le grandi capacità affabulatorie e il senso di partecipazione e divertimento che ha sempre attraversato le loro lezioni. Ora questo loro modo di rievocare vita e gesta dei grandi della musica ritorna nell’audiolibro Beatles (Emons Edizioni, regia di Flavia Gentili, 9h e 51 minuti, euro 16 e 90) nato da un libro nato da una serie di incontri all’Auditorium Parco della Musica di Roma, “per rivivere – come raccontano gli autori – l’avventura dei Fab Four nel dettaglio, minuto per minuto, nota per nota, canzone per canzone, per entrare come mai prima nei complessi meccanismi psicologici e artistici della loro produzione musicale”. Gino Castaldo ed Ernesto Assante ci accompagnano alla scoperta di chi ha rivoluzionato la musica. Rivoluzionari erano il loro modo di stare in scena, il loro abbigliamento, i loro atteggiamenti privati e pubblici, la loro ricerca sonora, il modo di comporre, di usare lo studio di registrazione, di proporsi in pubblico, di sparire dalle scene, e la lista potrebbe continuare a lungo. La musica pop, tutta la musica pop, ha un enorme debito verso i Beatles. Hanno scritto alcune delle canzoni più belle e famose del secolo scorso, hanno contribuito a rendere ‘visibili’ i giovani, hanno stabilito nuove regole d’abbigliamento e di vita, hanno fatto crescere i capelli a un’intera generazione, hanno cambiato alcune regole della nostra vita e molto, molto altro ancora. Il tutto con una dozzina di album, tutti passati alla storia, e in meno di dieci anni, tra il 1962 e il 1970. Alla fine, anzi all’inizio di tutto, c’è soprattutto un suono. È l’impressione che si ha sempre quando si ascolta la musica dei Beatles: quella singolare sensazione di grazia, di magico scintillìo, come se le canzoni fossero sempre toccate da una forza luminosa, allo stesso tempo naturale e prodigiosa. Brano dopo brano, album dopo album, questa è la straordinaria storia di una band che ha cambiato il mondo.
Gino Castaldo: “Alla nostra età ancora c’è una prima volta per una cosa. Per me che sono un fan un consumatore di audiolibri, l’idea di averne uno ‘con me dentro’, be’, non è male… è emozionante”.
Ernesto Assante: “Sì, l’idea di avere tu, Castaldo, che mi racconti i Beatles in macchina, non è affatto male”.