Cinque fumetti da non perdere usciti nel 2022

Questo 2022 è stato un anno interessante per gli amanti del fumetto. Il dominio dei manga sul mercato è ormai un dato acquisito, sottolineato dallo sfondamento del settore delle librerie di varia che non di rado rilevano proprio il fumetto giapponese come prodotto più venduto, ma le belle sorprese sono arrivate anche, e soprattutto, da altre produzioni fumettistiche, alcune delle quali hanno fatto faville in un’edizione di Lucca Comics and Games mai così stipata di appassionati. Come l’anno scorso, continuando una tradizione che chi scrive trova sana, vediamo anche la classifica del Washington Post, al link https://www.washingtonpost.com/books/2022/11/17/best-graphic-novels/ , per vedere un po’ cosa succede in giro. Per il resto bando alle ciance e, in chiusura di questo anno ricco di volumi interessanti, vediamo alcuni dei più interessanti.


Theo Sczepanski – La grande crociata – Neo Edizioni
A mani basse il miglior volume del 2022. La grande crociata, opera del brasiliano Theo Sczepanski, è l’espressione tipica di un editore, Neo Edizioni, che si occupa di rado di fumetti ma quando lo fa sgancia una bomba. La grande crociata è un’opera vorticosa, disturbante, psichedelica e profondamente colta di un autore con tutti i numeri per giocarsela con i grandi. Le citazioni dei grandi del fumetto si sprecano ma senza compiacimento, in un impasto di narrazione grafica di qualità stellare in ogni suo aspetto.

 

 

Lorenzo Palloni – Delusi dalla preda – Mammaiuto
Lorenzo Palloni è un habituè delle recensioni di chi scrive, e lo è a ragion veduta. Il suo è un talento solido e completo, un istinto narrativo da fuoriclasse che rende questo suo ultimo noir, Delusi dalla preda, una narrazione corale la cui cifra è una disperazione profonda ma consapevole e priva di melodramma, con quel tocco à la Mazzucchelli che rende il volume un’opera completa e ricca, fumettisticamente parlando, di sostanza.

 

 

George Wylesol – 2120 – Coconino
Una collana sperimentale e coraggiosa come Brick, brainchild di Ratigher, non poteva che avere un’opera come 2120 nel suo tridente d’esordio. Questo libro game ispirato alle backroom, prodotto della narrativa creepypasta spontaneamente germinata del web, al di là del proprio valore interno di esperimento alienante à la David Lynch, una una vera e propria dichiarazione d’intenti, il manifesto di un progetto che poggia le proprie fondamenta su un pensiero complesso. Difficile da giocare, ma seguire le regole non è l’unico modo di lasciarsi trasportare in questo horror paranoide.

 

 

Kengo Hanazawa – Under Ninja – J-Pop Manga
Autore di un altro manga di successo, I am a hero, Kengo Kanazawa se ne esce con quest’altro prodotto strano forte. I ninja protagonisti della storia sono sì assassini d’èlite con accesso, quando capita, a tecnologie fuori dal comune, ma sono anche precari in cerca di un’affermazione lavorativa che, nel frattempo, sbarcano il lunario come possono scontrandosi in uno scenario urbano straniante nella sua banale quotidianità. Non è ancora chiaro dove Under Ninja voglia andare a parare, ma la curiosità c’è tutta.

 

 

Peter Milligan e Mike Allred – X-Cellent : Ereditario X – Panini Comics
Nei primi anni 2000, in piena era Quesada, Marvel Comics pubblicava X-Statix, un fumetto dal gusto pop che dava una lettura tagliente del contemporaneo raccontando, con la lucidità chirurgica di Milligan & Allred, le vicende di un gruppo di popstar capricciose dotate di poteri straordinari che compivano imprese a metà fra il reality show e l’operazione paramilitare. Ora gli X-Statix (o meglio chi di loro è sopravvissuto) sono tornati e si ritrovano a fronteggiare gli X-Cellent, una squadra di wannabe influencer rabbiosi che sognano di prendersi i riflettori a qualsiasi costo. Anche un fumetto Marvel può essere spietato e tagliente nel leggere la contemporaneità.