Il trono di spade 7: che ne pensa la stampa internazionale

In contemporanea con la messa in onda negli Stati Uniti, la scorsa notte alle 3, Sky Atlantic ha trasmesso il primo episodio della settima stagione di Il trono di spade, dal titolo Dragonstone (la Roccia del Drago), uno degli appuntamenti più attesi della storia recente della Tv. Ecco le prime reazioni sulla stampa straniera (senza rischio di spoiler).

 

 

The Hollywood Reporter
L’apertura della settima stagione non raggiunge il livello dell’esplosivo finale dello scorso anno, ma è meraviglioso ritrovare in Tv gli Stark, i Lannister, i Draghi e i White Walkers anche se la fine è all’orizzonte.

 

The Telegraph
Con solo 13 episodi davanti, divisi in due stagioni, c’è stato un gran parlare di un incremento di pace in questa penultima stagione e di un rapido innalzamento della tensione. Sia come sia, benché rigoglioso e cinematografico come sempre, questo episodio di apertura non mette in scena battaglie, né vaste ambientazioni del tipo per cui la serie è nota, ma come prima cosa prepara il terreno, con le Case in lotta e i loro eserciti che convergono su Westeros per combattere per il Trono di Spade.

 

 

Variety

Game of Thrones è sempre stata una colossale impresa, ma con solo due stagioni prima della fine, il suo compito sembra particolarmente arduo. Dragonstone ha dimostrato un po’ di questa battaglia; la maggior parte dell’episodio è dominata da personaggi che si spostano lungo la scacchiera.

 

Independent
Sheeran ha avuto il cameo più importante nella serie, dopo le piccole partecipazioni di membri dei Coldplay, Sigur Ros, Snow Patrol e Mastodon. La scena lascia lo spiraglio perché il cantante sia presente anche nel prossimo episodio, benché non compaia nel trailer. Il co-showrunner David Benioff aveva spiegato preventivamente il cameo: «Sapevamo che Maisie era una grande fan di Ed Sheeran e per anni abbiamo cercato di averlo nella serie così da poter sorprendere Maisie. Quest’anno finalmente c’è l’abbiamo fatta».

 

 

Les Inrocks

Dal momento che la sesta stagione di Game of Thrones aveva finalmente fatto convergere gli archi narrativi verso un campo di battaglia comune, la diffusione divisa in due del suo atto finale si profilava come un fuoco d’artificio spettacolare. Ma gli sceneggiatori, fedeli alla tradizione di uno show spesso più logorroico che sfacciato, hanno deciso, tra dialoghi strategici e twist narrativi, di temporeggiare prima di accendere la miccia.

 

RTL.fr

Game of Thrones ha fama di essere una serie violenta e diretta in cui i buoni sentimenti non hanno molto spazio. Questo primo episodio della stagione 7 potrebbe essere l’eccezione. Non temete, la serie di successo della HBO non è diventata una bella filastrocca zeppa di banalità. I protagonisti continuano a dover prendere decisioni difficili. Il pragmatismo e la durezza insite nelle guerre medievali sono sempre ben presenti sullo sfondo. Tuttavia, questa settima stagione si distingue per un inizio più psicologico di quanto si potrebbe pensare.