Al Machinima Film Festival di Milano c’è il cinema dei videogiochi tra politica, distopia e contro-narrazioni

Il Machinima Film Festival rappresenta un’opportunità unica per il pubblico italiano di esplorare e apprezzare l’arte del machinima, una forma di espressione che si fonde con il mondo del videogioco e della tecnologia digitale. Giunto alla sesta edizione, il Machinima Film Festival propone dal 19 al 26 marzo 2023 un ricco programma di audiovisivi creati con videogiochi e tecnologie correlate, tutti inediti in Italia. Sottotitolata Neither artificial nor intelligent in omaggio all’importante libro della studiosa australiana Kate Crawford pubblicato in Italia da Il Mulino, il festival scandaglia i bassifondi dell’intelligenza artificiale, della simulazione e della cultura digitale. Lo fa attraverso i medium del videogioco, che viene appropriato, manipolato, ricontestualizzato da artisti e filmmaker internazionali. Il machinima ha poco meno di trent’anni di storia e in questo frangente temporale si è evoluto in molteplici direzioni, sia a livello vernacolare che d’avanguardia, come attesta il festival milanese. Dopo alcuni anni in cui è stato organizzato all’Università IULM di Milano, dal 2021 il Milan Machinima Festival si è trasferito alla Cineteca di Milano. La scelta di trasferire il festival al Museo Interattivo del Cinema rappresenta un importante passo avanti per la visibilità e la valorizzazione del machinima in Italia. Negli ultimi anni, la presenza del machinima è cresciuta significativamente nel contesto dei festival internazionali di cinema, tra cui Cannes, Berlino, Locarno e Sundance, ma a differenza dei più illustri colleghi nei quali il mezzo è connotato come una forma “minore” o “ibrida” di cinema, il Milan Machinima Festival ne rivendica lo statuto autonomo e la piena autonomia creativa e concettuale. (In apertura un’immagine tratta da Body Language di Christian Wright, digital video, color, sound, 21’ 19”, 2022, England).

 

The Remnants di Stanislav Petruk, digital video, color, sound, 7’ 7”, 2022, Sweden

 

Non a caso, in aggiunta all’evento annuale, i curatori propongono una ricca programmazione online di machinima attraverso VRAL, una piattaforma che presenta lavori cutting edge di artisti internazionali attraverso la formula dell’online exhibition; a oggi sono state presentate oltre sessanta mostre personali. Com’è noto, il machinima è una forma d’arte che si colloca all’intersezione tra cinema, videogioco e video arte, ma prende a prestito estetiche, meccaniche e logiche da espressioni quali il teatro, la poesia il desktop cinema, il vide essay e altro ancora. In aggiunta al programma Neither artificial nor intelligent presentato in esclusiva alla Cineteca di Milano, quest’anno il festival propone cinque sezioni intitolate rispettivamente The Neo Avant Garde, The Politics of Gaming, Counter-Narratives, Dystopia/Utopia e Made in Italy. Quest’ultimo raccoglie alcune significative produzioni del Belpaese, dove il machinima è ancora relativamente poco conosciuto, specie se paragonato alla Francia, l’Inghilterra, l’Austria e l’Europa dell’Est. Il festival propone sia opere di artisti consolidati, sia opere prime di studenti di scuole d’arte, animazione e design e cinema nonché giovani filmmaker provenienti da tutto il mondo. In questo senso, rappresenta un trampolino di lancio per tutti coloro che vogliono esplorare le potenzialità del machinima come forma d’arte e mezzo di comunicazione. Le opere presentate sono scelte da una giuria internazionale composta da Marco De Mutiis (digital curator, Fotomuseum Winterthur), Simonetta Fadda (artista e studiosa, Accademia di Belle Arti di Brera e alla Civica Scuola di Cinema Luchino Visconti di Milano), Henry Lowood (curatore e studioso, Stanford University), Jenna Ng (studiosa, York University), Stefano Locati (studioso e curatore, Università IULM) e da un’équipe di curatori sulla base della rilevanza culturale, eccellenza artistica e stile innovativo. Nella maggior parte dei casi, si tratta di cortometraggi di durata inferiore ai venti minuti che si rifanno alla tradizione del documentario, del video essay, della forma narrativa breve. Il poster dell’edizione 2023 è stato realizzato dall’artista olandese Jordy Veenstra, uno degli artisti di maggior talento a livello mondiale, utilizzando tool di generazione di immagini basati su algoritmi di intelligenza artificiale come Stabe Diffusion. Il futuro dello storytelling passa anche attraverso il videogioco, ma non nei modi che uno si aspetta.

 

Hardly Working di Total Refusal, digital video, color, sound, 20’ 30”, 2022, Austria

 

Per aggiornamenti relativi al festival, visitate il sito ufficiale.

Matteo Bittanti è il direttore artistico del Milan Machinima Festival

Dove e come
La sesta edizione del Milano Film Festival prevede una serie di proiezioni esclusive in sala il 25 marzo 2023 presso la sala del Museo Interattivo del Cinema della Cineteca di Milano e un ricco programma online dal 19 al 26 marzo. Il biglietto è in vendita qui.