Charlie Watts, la batteria dei Rolling Stones non suona più

Il primo concerto dei Rolling Stones è del 12 luglio 1962, Wyman e Watts non facevano parte della band. Charlie Watts (Wembley, 2-6-1941) suonava nella Blues Incorporated di Alexis Korner, il supergruppo aperto che dava la possibilità a molti musicisti di fare esperienza e ampliare il proprio percorso nella scena blues. Watts era un batterista in grande crescita, appassionato di jazz (inclinazione che ha coltivato nel tempo), posato e tranquillo che aveva da poco scritto e illustrato un libro su Charlie Parker. I Rolling vennero aiutati da Korner che gli diede spazio e li  fece suonare dopo il suo gruppo e a volte insieme alla Blues Incorporated. In queste occasioni notano Brian Jones e lo convincono a entrare nella band. Ora mancava un batterista, ci pensò Jagger:”Charlie, da domani sei in questo gruppo, fine delle trasmissioni. Tanto non hai niente da perdere”. E Charlie rispose:” Va bene, chissà che ne penserà mio padre”. Bill Wyman in una intervista al New York Times ha dato una definizione memorabile di Watts:”Studioso, timido e quieto, Charlie Watts non è cambiato granché nel tempo, essere un Rolling Stone non lo ha quasi sfiorato”.  Keith Richards ha spesso riconosciuto l’importanza del lavoro di Charlie:” Penso che sia fantastico. Il lavoro più difficile all’interno di una band è quello del batterista. Credo di essere migliorato come musicista solo per avere potuto suonare con lui. Il mio obiettivo è quello di diventare cool tanto quanto lui..” Ecco dieci dichiarazioni rilasciate a giornali e tv negli anni che definiscono perfettamente chi fosse il grande e indimenticabile Charlie Watts.

 

 

1 Ho trascorso 5 anni a suonare e 20 a bighellonare.

2 I Rolling sono diventati una cosa enorme. Non bisogna però scordare che al centro di tutto ci sono quattro ragazzi bianchi inglesi che suonano musica americana.

3 Uno degli effetti che ha la batteria, oggi come oggi, è di spaventarmi.

4 I nostri palchi sono enormi. Quantomeno ho bisogno di vedere le gambe di Keith. Mi aiuta a sapere che sono in una band.

5 L’unica differenza fra noi e l’Abbazia di Westminster è che gli Stones non fanno matrimoni e cresime.

6 Nel 1972 sono sceso dall’aereo e ho detto: mai più. Non mi piace stare in tour, così ogni volta che ne finisce uno, abbandono la band.

7 Mi sarebbe piaciuto suonare nei Sex Pistols. Erano la miglior band di quel genere. Chissà se ce l’avrei fatta.

8 Keith è il tipo di ragazzo che va lasciato perdere. Si tratta del classico teenager dispettoso. Uno di quelli che vedi a scuola, gonfi di odio per il primo della classe. Lo adoro per questo motivo.

9 Mi ha sempre impressionato  il fanatismo di Keith e Brian. Avevano una dedizione assoluta  per il blues di Chicago, per Elmore James, Jimmy Reed , Chuck Berry. Stavano la notte intera, a sentire i dischi più e più volte.

10 Mia moglie Shirley non vuole che suoni a casa perché faccio troppo rumore. Quindi per suonare la batteria devo andare in tour, ma per andare in tour devo andarmene di casa e lasciare mia moglie e mia figlia. È un circolo vizioso in cui sono intrappolato da tutta la vita.