Vittorio De Sica e la sfida di La ciociara

La ciociara (1960) è di nuovo in sala. Il film rappresenta una svolta nella carriera di Vittorio De Sica, che, dopo essere rimasto fermo come regista per quattro anni nell’attesa di portare sullo schermo il progetto di Il giudizio universale (che riuscirà a girare nel 1961), deve rilanciarsi. La sfida, vinta, da De Sica era riuscire  a girare un dramma di enorme spettacolarità e di grande respiro narrativo che potesse competere con i prodotti hollywoodiani. L’idea di puntare sulla 26enne Sophia Loren fu centrale nella costruzione del successo mondiale del film. L’attrice vinse l’Oscar e il premio per la migliore interpretazione femminile al Festival di Cannes. La ciociara pur essendo attraversato da un insieme di scene  che lo pongono ai confini della commedia di costume propone una struttura naturalistica che si impone prepotentemente nelle sequenze più dure del viaggio verso Sant’Eufemia, il paese della Ciociaria, che Cesira (Sophia Loren) e la figlia Rosetta (Eleanor Brown) tentano di raggiungere per sfuggire ai bombardamenti alleati che nell’estate del ’43 colpirono Roma. Le dichiarazioni sono tratte da Time (febbraio, 1961), Corriere della sera (dicembre 1960).

 

 
Il rifiuto di Anna Magnani
Se avrei voluto fare La ciociara? L’hanno offerta a me per prima, e io ho detto subito di sì, ma il tutto era condizionato dall’avere la Loren come figlia. Avevo letto il romanzo con avidità, perché è talmente bello! E Moravia descrive questa figlia come una capretta, una cosa…In modo che dopo, quando diventa prostituta, l’effetto risulta più scioccante. Ora la Loren è una bellissima attrice, brava in certe parti, ma l’idea di avere una figlia alta, fiorente…non so, diventava tutta una faccenda ibrida. E allora ho rifiutato.
( Anna Magnani)
 
 
 
Sophia Loren, la madre
De Sica si servì di tutte le sue arti per convincere Anna Magnani, ma più insisteva e più lei si ancorava al suo rifiuto. Finalmente, per sfotterlo disse: “Senti, Vittorio se ti piace tanto questa Sophia, perché non fai fare la madre al lei?”. L’idea non aveva neanche sfiorato De Sica, ma si chiese se non sarebbe stata, dopo tutto, la soluzione buona. Però congedandosi da Anna, insisté per l’ultima volta:”È la tua ultima parola?” “L’ultima e non ci tornerò sopra” – “Ebbene”, disse De Sica, “credo che seguirò il tuo consiglio e darò a Sophia il ruolo della madre. Non è affatto una brutta idea”. Mi spedì un telegramma: “accetti di fare la madre di una figlia tredicenne?” Risposi subito affermativamente. Il ruolo era splendido e avevo in De Sica la massima fiducia, avrebbe saputo dirigermi. Fu così che Anna Magnani mi dette il ruolo della vita, quello che avrebbe orientato tutta la mia carriera.
(Sophia Loren)

 

 
Un film utile
Mi interessai al soggetto di La ciociara fin da quando il libro fu scritto ma non mi era mai stato possibile portarlo sugli schermi. Il caso volle che i produttori Ponti e Girosi, che avevano acquistato i diritti per la riduzione cinematografica del libro di Moravia, si rivolgessero a me. In un primo momento pensavano di affidare il personaggio della madre (Cesira) ad Anna Magnani e quello della figlia (Rosetta) a Sophia Loren. Ma non poterono concludere questo accordo per gli impegni assunti in precedenza dalla Magnani. Fui io a prospettare a Ponti la possibilità di affidare la parte della madre a Sophia e di ricorrere a una bambina di 12 anni per quello della figlia. In Ciociaria le ragazze si svipuppano in fretta e si sposano a 15 anni; bastava appioppare due anni in più a Sophia e il conto sarebbe tornato. Ponti accettò la mia proposta e immediatamente Cesare Zavattini si mise all’opera per la sceneggiatura del film. Le difficoltà da superare furono parecchie: nel libro di Moravia anziché 27 e 12 anni le due protagoniste hanno infatti 45 e 18 anni. Inoltre la protagonista doveva essere Sophia Loren, cioè una attrice inequivocabilmente giovanissima e, a differenza del personaggio moraviano, inequivocabilmente affascinante. Ci sono film utili e inutili. La ciociara è una sfida e un film utile perché dice una parola chiara e netta contro la guerra.
(Vittorio De Sica)
 
 
Io e Sophia
Con La ciociara Sophia ha trovato uno schietto personaggio di popolana, che da anni non era più abituata a interpretare. Non posso dire nulla di lei, perché potrebbero fare velo alle mie dichiarazioni entusiastiche la vecchia amicizia e l’affetto che mi legano a lei. Quello che posso dire è che la Loren è una delle attrici più attente e scrupolose che io abbia mai diretto e, cosa della quale le sono grato, ha una cieca fiducia in me, tale da far tremare i polsi a qualsiasi regista.
(Vittorio De Sica)