Reléve, histoire d'une création di Thierry Demaizière, Alban Teurlai

A passo di danza con Biografilm

La madrina della 9a edizione di Biografilm Festival (9-19 giugno, Bologna) è Soko: musicista, attrice e protagonista di Io danzerò (La danseuse) di Stéphanie Di Giusto, in sala da giovedì 15 giugno. Un film in costume che rivela la fotogenia spontanea e selvaggia di Soko, alias Stéphanie Sokolinski, madre franco-italiana e padre russo-polacco, attrice e musicista (a Bologna ha offerto al pubblico anche un dj set open air al Parco del Cavaticcio). Io danzerò è la biografia avventurosa e tragicamente romantica di Loie Fuller (1862-1928), immortalata da Tolouse-Lautrec e dal cinema delle origini, avventurosa sperimentatrice della “serpentine dance”, grazie a un disegno originale di proiettori elettrici, costume di scena floreale e leggiadro diretto da pesanti aste di legno. Impreziosito dall’apparizione fin troppo aggraziata di Lily-Rose Depp (nel ruolo di un’altra pioniera della danza moderna, Isadora Duncan), inneggia alla libertà creativa ma per buona parte rimane intrappolato da una maniera goffa e da uno script debole (da registrare semmai l’epifania di un’irriconoscibile Amanda Plummer nei panni castigatissimi della madre bigotta), senza riuscire a pieno nel restituire le motivazioni dei personaggi.

 

 

Molto più interessanti sia il registro che il contesto di Reléve: histoire d’une création di Thierry Demaizière e Alban Teurlai (2015), che con una chiave semplice ma ravvicinatissima – il making of di uno spettacolo complesso e dai tempi strettissimi – sa avvicinare un pubblico più generalista al mondo della danza classica e al suo significato primigenio.
Reléve documenta infatti i trentanove giorni in cui, a giugno del 2015, il neonominato direttore del balletto dell’Opéra National di Parigi Benjamin Millepied – classe 1977, primo ballerino al New York City Ballet, coreografo e attore in The Black Swan di Darren Aronofsky, marito di Natalie Portman – costruisce da zero una nuova coreografia per l’Opera Garnier. Costantemente tallonato dalla macchina, Millepied si presta generosamente a testimoniare le fasi creative e gli ostacoli di ordine pratico dell’impresa, in un countdown adrenalinico e appassionato di prove, appuntamenti, agende, monologhi di metodo, studi, appunti, passi, movimenti, infortuni, decisioni, ripensamenti, correzioni in corsa. L’obiettivo: ballare per il piacere di farlo e di dare piacere, seguendo un approccio rigoroso ma antiaccademico, disciplinatissimo ma non ottuso, ibridato con l’allenamento sportivo, la musica elettronica, l’arte digitale, costantemente mediato da smartphone e computer. La serietà e l’atmosfera di terrore che aleggia tra i sedici, sceltissimi ballerini che si muovono nei meravigliosi saloni del Palais Garnier è felicemente contaminata dall’energia potente di un visionario, un maniaco del movimento, innamorato della bellezza, della diversità, del “reset”, dell’innovazione (il titolo del balletto è Clear Loud Bright Forward) e a sua volta vettore di piacere. Uno sforzo immane, che confluisce in una coreografia di 33 minuti ma che è già esaltante nella preparazione: non è un caso che la colonna sonora del trailer ufficiale di Biografilm 2017 sia proprio il brano Reléve di Avia. Un vero godimento, che riconcilia con il potenziale espressivo, costituzionalmente erotico della danza.