Decima edizione del Bari International Gender festival (BIG), festival multidisciplinare e transfemminista incentrato sulle differenze di genere, identità e orientamenti sessuali. Iniziata il 31 ottobre la manifestazione porterà sino al 30 novembre nel capoluogo pugliese grandi nomi internazionali e nazionali nel campo delle arti performative, del cinema, della danza e del teatro. Un cartellone articolato che intende creare momenti importanti di incontro e confronto tra le realtà locali e la scena internazionale, da cui scaturiscono riflessioni sulla contemporaneità, sulle relazioni sociali e sul rapporto dell’essere umano con l’ambiente circostante. Un festival all’insegna della trasversalità dei linguaggi e della ricerca di comunicazione tra le differenti comunità, aperto alla sperimentazione e al dialogo. L’elemento principale da cui si diramano le riflessioni di artisti e performer che animano il BIG, è il corpo: segno che muta sotto gli stimoli della contemporaneità, uno spazio trasformativo individuale e collettivo, azione politica e poetica. Il programma del BIGX è ricco di appuntamenti dedicati alle performance artistiche, alla danza, al teatro, alle arti visive e alla musica. Dopo lo straordinario set che il 31 ottobre ha aperto la manifestazione al Teatro Kismet ospitando la produttrice, artista sonora sperimentale e techno DJ, Dasha Rush, dal 3 novembre negli spazi espositivi indipendenti, nei teatri e nelle sale cinematografiche di Bari saranno presentati più di venti appuntamenti con ospiti nazionali e internazionali tra i più importanti nel panorama dell’arte e della performance contemporanea. Tra questi, il coreografo libanese Omar Rajeh, il performer e coreografo giamaicano/norvegese Harald Beharie, la compagnia Dewey Dell, la produttrice musicale e rapper Catherine Atim conosciuta con il nome d’arte Catu Diosis, artista del network afro Nyege Nyege, la coreografa e danzatrice Nadia Beugré, la storica compagnia teatrale Fanny & Alexander, il collettivo artistico DEMOCRACIA, la performer e coreografa portoghese Gaya De Medeiros, DJ Red, figura chiave della scena techno romana. (In apertura una immagine di No other land di Yuval Abraham, Basel Adra, Rachel Szor e Hamdan Ballal).
Tra questi professionisti, anche i nomi della giovane ricerca performativa italiana: il coreografo e performer Vittorio Pagani, la band Violent Scenes, l’artista multidisciplinare Nunzia Picciallo, la coreografa e performer Giorgia Ohanesian Nardin, il compositore Valerio Cosi e il danzatore Andrea Zardi. Tra i prossimi appuntamenti, il 10 novembre al Teatro Abeliano il performer Vittorio Pagani, che nello spettacolo A Solo in the Spotlights esplora aspetti della vita sulla scena e le trasformazioni che un corpo affronta quando messo sotto i riflettori. Il 14 novembre la Fondazione Pino Pascali accoglie nei suoi spazi la performance Lemmy B dell’artista multidisciplinare Nunzia Picciallo, mentre il 16 e 17 novembre al Palamartino, andrà in scena la performance Batty Bwoy eseguita dal coreografo e performer Harald Beharie, che attacca e abbraccia narrazioni sedimentate intorno alla paura del corpo queer come una figura perversa e deviata. Il 21 novembre, al Teatro Kismet, ci sarà in anteprima nazionale la coreografa Nadia Beugré, che nello spettacolo Filles petroles torna a raccontare la sua città Abidjan (Costa d’Avorio), attraverso due creazioni che ritraggono una gioventù in fiamme, mentre il 23 novembre al Palazzo Fizzarotti – Fondazione HEART la compagnia di danza e performing arts Dewey Dell porterà la performance I’ll do, I’ll do, I’ll do. Il 27 novembre al Teatro Abeliano andrà in scena l’omaggio a Nina Simone proposto dalla compagnia Fanny & Alexander con lo spettacolo NINA, in cui la soprano e interprete americana Claron McFadden, partendo da documenti audio di interviste radiofoniche e televisive e da discorsi pubblici, compone un ritratto mimetico completo dell’artista Nina Simone.
Il 30 novembre la performance Dad for diner di Gaya de Medeiros che cerca di rispondere con dolcezza alla domanda “se il mio corpo non venisse prima di me, di cosa parlerei?”. Il programma cinematografico del BGX si pone di fronte alla complessa situazione geopolitica del Medio Oriente, e il 10 novembre ospiterà nel Cinema ABC, il film No other land di Yuval Abraham, Basel Adra, Rachel Szor e Hamdan Ballal, che attraverso un collettivo di attivisti e attiviste palestinesi e israeliani documenta l’occupazione militare e i crimini commessi dall’esercito e dai coloni israeliani, nei villaggi palestinesi in Cisgiordania. Il secondo appuntamento con il cinema, il 24 novembre sempre al Cinema ABC, è con Memorias de un cuerpo que arde di Antonella Sudasassi, film vincitore del premio del pubblico nella sezione Panorama della 74^ edizione del Festival Internazionale del Cinema di Berlino.
Il programma completo della manifestazione è disponibile su www.bigff.it