Il regista e videoartista coreano Kogonada è il riconosciuto maestro del supercut. Ma non ditelo a lui: “Onestamente non ho una definizione convincente per il mio lavoro. Cerco di evitarla, se è possibile. Non li ho mai descritti come supercut, ma comprendo perché alcuni dei miei lavori siano finiti in questa categoria. Penso che i miei video più lunghi siano più o meno dei saggi. Suppongo che se dovessi scegliere per forza un nome mi orienterei fra bricolage e sushi”. Il suo più grande successo è sicuramente Eyes of Hitchcock, una raccolta degli iconici close-up che Alfred Hitchcock realizzava per esaltare il terrore sul viso dei propri personaggi (realizzato per lanciare il canale Vimeo di Criterion Collection). Kogonada è un tipo misterioso, si rifiuta di rivelare la propria identità e il suo lavoro consiste nella decomposizione, nello studio delle inquadrature dei grandi registi per ritrovarvi delle costanti: di Wes Anderson ha esaltato l’ossessione per la simmetria; di Stanley Kubrick la ricerca di un’inquadratura simmetrica in cui il punto di fuga prospettica è al centro; di Tarantino le scene riprese dal basso; di Terrence Malick il rapporto con gli elementi naturali (Fire & Water). Ottimi anche i suoi lavori teorici per Sight & Sound come What is neorelism? e Missing Ozu.
Eyes of Hitchcock from Criterion Collection on Vimeo.
Wes Anderson // Centered from kogonada on Vimeo.
Kubrick // One-Point Perspective from kogonada on Vimeo.
Tarantino // From Below from kogonada on Vimeo.