Prima ancora della qualità dei singoli racconti, i fattori chiave che caratterizzano un’antologia non come semplice raccolta di short stories quanto, piuttosto, come prodotto letterario solido, forte di una coerenza interna che ne delinea il senso, sono un curatore con una progettualità ben definita e un fattore di unitarietà che amalgami i singoli racconti in un percorso organico e ragionato. In tal senso, Le visionarie – Fantascienza, fantasy e femminismo (Nero Editions, 536pp, € 25) centra in pieno il bersaglio presentandoci un saggio estremamente efficace del potere della narrativa breve. I curatori, i coniugi Vandermeer, sono personalità di spicco sulla scena mondiale della narrativa fantascientifica con la produzione letteraria di Jeff Vandermeer letteralmente sugli scudi, forte della pubblicazione da parte di un editore mainstream come Einaudi e di un adattamento del primo volume della Trilogia dell’Area X realizzato da Netflix. La coppia, in questo caso, non si accontenta di vivere di rendita e fa un grande lavoro costruendo una raccolta di racconti di speculative fiction strutturata intorno alle tematiche tipiche della riflessione femminista. Ricco, complesso e sfaccettato, l’argomento ispira una moltitudine di racconti, il volume è in effetti piuttosto corposo, che lo affrontano da numerose angolazioni sviscerandolo a fondo, seguendo un percorso che privilegia là continuità tematica al semplice ordine cronologico. La qualità delle singole short stories è molto alta e mescola con efficacia la qualità in termini estetici con l’attualità di una riflessione che risulta sempre attuale e mai banale o datata. Il cast che compone il sommario è stellare, va da veterane come Ursula K. Le Guin (nella foto qui sotto) e Octavia Butler a rappresentanti di punta della scena globale come Nnedi Okorafor, per una panoramica di ampio respiro sul meglio della letteratura fantastica al femminile, senza inutili fregole classificatorie ma con grande attenzione al valore di un’opera notevole sia nel complesso, sia presa nelle proprie singole parti. Un volume profondamente sul pezzo, uno spaccato su una parte importante della cultura contemporanea, al tempo stesso importante per le tematiche trattate e di grande qualità letteraria intrinseca.